Ciao Sabrina...
non sai quanto mi spiace di aver trovato il tempo solo adesso di soffermarmi nella tua casetta: avrei voluto esserti vicina ancor prima e forse qualche parola di conforto l'avrei trovata anch'io visto che molte cose accomunano la tua esperienza con la mia (personale).
Mio marito, 41 all'epoca dei fatti ossia lo scorso 20 febbraio, sano...fisico asciutto...dinamico , si è ritrovato con la coronaria principale (I.V.A.) ostruita al 95% e senza averne alcun segno in nessun esame...persino la prova da sforzo dava un buon carico e nessun segno di ischemia dopo 15 minuti di faticare : solo un doloretto al petto a riposo ed eruttazioni ...due episodi mentre sereno dormiva e che assomigliavano tanto ad un problema digestivo...
Sarebbe stato il classico caso in cui si sente dire "poveretto...non soffriva di nulla ...gli esami a posto...eppure..."...se si fosse ripetuto per la terza volta!
Lo ha salvato la mia insistenza impositiva a correre in ospedale mentre lui voleva aspettare che "tanto passa come la prima volta" (contro il suo volere chiamai di nascosto il medico curante (ns cugino) di notte che lo obbligò ed accompagnò al pronto soccorso e...la fermezza dei medici a volerci veder chiaro con un ricovero perchè...giunti lì ancora una volta tutto era negativo...solo più tardi...monitorato in terapia intensiva...si presentò, infame e subdola pure lei, "angina instabile" che fece positivizzare gli enzimi e ci fece intravedere da quel doppler un'area "sfumata" come da ischemia!
Stent metallico applicato durante intervento di coronarografia e tante raccomandazioni e farmaci "a vita"!
LA PAURA TI CAMBIA LA VITA!
Paura se tossisce mentre dorme...paura se ...se ...se...ma, per fortuna, e dico per fortuna...son più mie queste paure che sue : si è ripreso la sua vita e subito...non si è lasciato fregare dalla malattia e sopratutto dalle paure perchè uno con il suo carattere è dall'apatia e dall'inattività che verrebbe ucciso prima che da altro!
Gli rompo di continuo perchè spesso esagera per davvero con i turni di lavoro, ad esempio, ed il suo medico mi dice: "è lo stress che deve evitare...il movimento gli fa bene" e di contro, lui mi replica: "ecco...sentito? non mi stressare"!
Dopo di lui son stata male io e lui a badare a me...semiparalizzata da un'ernia al disco espulsa che mi porta a doparmi di morfina e che ancora mi porto addosso e...ora mio fratello, colui per il quale mi son ritrovata tra voi (e vi risparmio il resto che precede tutto ciò perchè sta iniziando a dare serio fastidio pure a me a sentirmi "perseguitata dalla sfiga" io...e la mia famiglia tutta e davvero poi non vorrei offendere qualcuno lassù che, son convinta, ci sta risparmiando quanto di peggio c'è in giro in questo mondo ed in questa vita) ma riconosco a lui...a mio marito... gran parte della forza che sto scoprendo di avere perchè lui mi obbliga, col suo fare energico e fatalista, a tirarla fuori: è contagiosa e, credo, pure mio fratello ne sta traendo beneficio!!!!
Oggi, in reparto di cardiologia per il rinnovo del piano terapeutico, gli scappa di dirmi: "mi sa che qualche altro soggiornino qui ci scapperà prima o poi...è statistica!" ed io ho replicato per lui, appurando per la prima volta che ci pensa alla malattia, "tuo padre ebbe un infarto che aveva poco più della tua età...eppure non ci è più ritornato in reparto!" ( e suo padre era peggio di lui...tornato alla vita come prima e più di prima, infartuato e dopo pure un interevento di amputazione di una gamba per un incidente di caccia...tornato a caccia era il primo a fare la sveglia a tutti alle 4, 00 del mattino...morto ad 87 anni ma non per il cuore...quello proprio galoppava come un puledro fino alla fine...)...
Quello di stamane in reparto era solo un momento...come quello del tuo Marco che ti dava quella "timida buonanotte che se domani......." perchè subito dopo...di nuovo a far tutto come prima e meglio di prima...ancora a scordarsi le sue pillole che porto dietro in borsa...in macchina mia...nella sua...e che al tel agli orari gli ricordo mentre è a lavoro ...
Si...era solo un momento che subitò sdrammatizzò alla vista di una infermiera "gn...." ehm...carina :"questa sarà nuova...non l'ho mai vista prima...mi farei curare volentieri da lei per qualche giorno

"...
Lascialo fare il tuo Marco, cara nuova amica mia Sabrina...richiamalo se serve ma...senza assilli per te e per lui perchè si sta solo riprendendo la sua vita e di certo farà ciò che si sente di fare perchè per forza di cose, superato il limite, rallenterà da se...
In fondo è la stessa forza che ci stai mettendo te a vincere la tua malattia...
Vi faccio un mondo di auguri ad entrambi e ti lascio con un augurale quanto realistico detto siciliano che recita "QUANTU DURA NA QUARTARA CIACCATA...MANCU UNA SANA" (QUANTO DURA UNA QUARTARA(antica fiaschetta di terracotta per contenere e trasportare l'acqua) LESIONATA, NEMENO UNA INTEGRA) perchè, è vero...un oggetto fragile...indebolito da una lesione...non si può di certo abusarne gli si usa più cura ...gli si presta più attenzione mentre uno nuovo...robusto se ne può fare abuso con disinvoltura e magari...va giù a terra di botto e finisce in mille cocci: ci son i controlli obbligati a garantirvi che tutto procede per il meglio ...cosa che una persona apparentemente sana raramente fa con tanta puntualità ed accortezza...ma, per il resto...che ritorni normale quella vita facendo cià che ci si sente di fare...ponendosi mete...non rinunciando ai progetti che la malattia ci ha fatto solo accantonare per un pò!
Incrocio per te e per Marco

e vi stringo in un forte e fraterno abbraccio fiduciosa che tra i vostri progetti ci sia anche quello di incontrarsi tutti quanti un giorno ma non a ridere dei vari infami che ci hanno messo paura... bensì a festeggiare insieme quanto di buono la sofferenza ci ha concesso di riconoscere ed apprezzare ora più che mai!
Katy