Mi avete aiutata con il vostro ottimismo e la vostra allegria, mi avete fatto capire che la vita va avanti lo stesso anche se ci possono essere delle difficoltà. Mi avete dato tante informazioni che mi hanno aiutata a tenere un pochino a bada l'ansia che mi stava divorando, in certi giorni. Mi avete fatta commuovere con le vostre storie a lieto fine e ho pianto con voi per quelle (per fortuna poche) che avremmo preferito non finissero così.
Mi sarei iscritta a questo forum solo per ringraziarvi di avere creato questo spazio e dirvi che, leggendo le vostre storie, anch'io sto tenendo le dita incrociate per voi.
Ma mi sono imposta di aspettare.
So anche che il forum è pieno di falsi allarmi, e che sono i benvenuti tra voi.
Il fatto di avere un linfonodo sospetto sarebbe stata una ragione sufficiente per parlarne con voi e farmi rassicurare un po', ma non mi sarebbe piaciuto abusare del vostro grande spirito di accoglienza. C'è gente che sta molto, molto peggio di me e che ha più bisogno di una parola di conforto.
Ma ieri sera ho saputo che, purtroppo, non sono un "falso allarme"

Vi racconto qualcosa, se avrete la pazienza di leggermi.
Ho 32 anni e ho sempre avuto una salute perfetta. Mai un ricovero, un'operazione, una malattia che fosse più grave di una banale influenza. Analisi del sangue (tuttora) perfette. Sto benissimo, anzi devo dire che quella appena trascorsa è stata un'estate felice per me

Sono molto ansiosa, soprattutto per le sciocchezze, ma questa volta non sono stata ipocondriaca. Avevo iniziato a sentire un nodulino all'inguine prima dell'estate, ma mai e poi mai avrei pensato che fosse quella cosa lì. Anzi, non ero nemmeno sicura di averlo.
Non mi faceva assolutamente male e non avevo sintomi di alcun tipo.
Solo verso la metà di luglio ho iniziato a tastare meglio, e a sentire che c'era davvero qualcosa. Forse nel frattempo si era ulteriormente ingrossato, chi lo sa? Solo allora ho pensato che fosse il caso di dirlo a mio marito che, più prudente di me, mi ha spedita dal medico di base.
Il medico pensava che fosse reattivo a un'infezione, e all'inizio lo pensavo anch'io. Ma le prime analisi non hanno rilevato infezioni così significative da giustificare una reazione simile. Tutti i medici mi chiedevano se avevo avuto febbre di recente, e io sempre a rispondere che ero sana come un pesce, assolutamente niente febbre da parecchi mesi.
Finalmente, dopo un mese di attesa (e presso molti altri ospedali sarei stata ancora in lista d'attesa adesso) mi fanno un'ecografia che rileva che il linfonodo arriva a un diametro di 3 cm e mezzo, e intorno ce ne sono altri di 1 cm.
Subito dopo mi fanno un'agoaspirato (lo so, leggendo le vostre esperienze, è considerata una pratica abbastanza inutile...ma io al tempo nemmeno sapevo che cosa fosse!). L'esito è: "materiale citologico compatibile con lesione linfoproliferativa; necessita di accertamento istologico", cioè biopsia.
A questo punto un pochettino di ansia inizia a venirmi.

Allora finalmente approdo dall'ematologo.
Mi prescrive ulteriori esami, e mi parla di toxoplasmosi, febbre del graffio di gatto e altre malattie. Io vivo con tanti gatti e aiuto un po' anche i randagi, adoro i gatti e mi fermo sempre ad accarezzarli per strada...quindi mi si è accesa la convinzione, o la speranza, che fosse qualcosa del genere.
Comunque le analisi del sangue escludono anche quello.
Allora, un paio di settimane fa, finalmente mi viene rimosso il linfonodo inguinale.
Il day hospital di ematologia è stato un po' traumatico. Vedere tante persone, anche giovani, sottoporsi alle terapie mi ha messo molta tristezza.
E mi ha commosso il fatto che la donna in camera con me, nell'andare via, mi abbia detto: "Auguri!"...ma come, lei, malata, ha la forza d'animo per fare gli auguri a me, che sono sana e sono qui solo per un banale intervento? Ancora in quel momento, i malati erano gli altri!
Ho visto il medico scrivere sulla cartella che il linfonodo era aderente ai tessuti, e avevo già imparato che non è un buon segno...
Di fronte alla domanda esplicita, il medico ha tirato fuori per la prima volta la parola "linfoma", ma parlava anche della possibilità che fosse una malattia cronica (quale?, mi sono chiesta poi).
L'operazione è andata bene, anche se per me è durata un'eternità. E' stata la mia primissima operazione, mai avuto a che fare con gli ospedali, neanche un'appendicite... Ero in anestesia locale, e dopo un'ora e mezza dalla fine dell'intervento ero di nuovo in piedi e sono andata a casa con le mie gambe.
I primi giorni il dolore è stato abbastanza forte, ma già il terzo giorno dopo quello dell'intervento ero al lavoro.
Dopo l'intervento per la biopsia, l'ansia ha incominciato a salire... in questi giorni ho iniziato a leggere sempre di più le vostre storie, alla ricerca di quegli indizi che mi avrebbero potuto aiutare a farmi un'idea sugli esiti dell'esame, ma soprattutto delle vostre esperienze umane, di quella speranza che è fondamentale per affrontare il processo di guarigione.
Ieri sera l'ho saputo.
Il referto della biopsia non è ancora pronto, ma mio marito è stato contattato dal medico ieri pomeriggio e ha avuto la notizia ufficiosa. Ringrazio il cielo di averlo saputo da lui e non dal medico dell'ospedale, per telefono.
Ha aspettato che fossi tranquilla e me l'ha detto. Per fortuna ha avvisato lui la mia famiglia, io non ne avrei avuto la forza.
Linfoma follicolare.
Io non ho pianto, nulla. Per molti versi me l'aspettavo.
Io sto benissimo. Ancora non riesco a capacitarmi di come una cosa del genere possa annidarsi dentro al mio organismo, e non sentire proprio nulla, nessun malessere.
Ho pensato che avessero scambiato il mio campione con quello di un poveretto che ora sta gioendo al posto mio, convinto di non avere niente...
Sono in attesa di fare ulteriori esami per capire qual è la gravità del mio problema.
Ma nel frattempo la mia vita va avanti, e la sento più normale che mai, questo un po' mi spaventa, un po' mi consola...
Intanto, grazie per avermi concesso lo spazio per questo sfogo personale.



P.S. accidenti, mi sono resa conto di aver scritto proprio tanto! forse avrei fatto meglio a iscrivermi prima e raccontarvi poco alla volta...
