Mi sono sposata giovane nel 2003, a 23 anni, con il primo amore della mia vita, quello che incontri da ragazzina e che non lasci più. dopo il matrimonio abbiamo cercato subito di avere dei bambini ma purtroppo tra analisi, cure e speranze sono passati 3 anni. Finalmente incontro un medico, un luminare di quelli che si fanno pagare 500 euro a visita e mi garantisce che di li a 3 mesi sarei rimasta incinta, avei solo dovuto togliere una banale cisti ovarica. così a marzo 2006 entro in una clinichetta di Roma, felice serena e contenta e purtroppo la ragazza che è entrata lì quel giorno non ne è più uscita. Ne è uscita un altra alla quale avevano trovato una massa di 20 cm nel mediastino. Di li inizia la trafila, il terrore, la rabbia. e nei mesi in cui avrei dovuto passeggiare col pancione mi sono trovata senza capelli, con il corpo sformato dalla chemio e senza più un identità. ho sentito il dolore di un ago aspirato al torace che non è servito a niente, quello dell'intervento al petto con 2 costole rotte, quello dell'esame del midollo, quello del braccio sinistro bruciato dalla terapia fuori vena, quello di ogni ago che entrava nel braccio, quello del porter che hanno dovuto inserire a metà cicli per riuscire a fare le altre terapie, quelli alle ossa provocati dai fattori di crescita. Tanti dolori, troppi e nel frattempo quelli di una vita spezzata, sospesa tra la paura e la morte, quelli di una donna che già sei sentiva madre e aveva il terrore di non poterlo più diventare. Ho capito presto che di soffrire con questa malattia non si finiva mai, nemmeno nei giorni bianchi come li chiamavo io. Ho sofferto per mamma e papà, per mio marito per mia sorella e per la ragazza che avevo lasciato sorridente prima di entrare in quella clinica. Eppure a dispetto di tutto ho stretto i denti. Ho vissuto per 9 mesi a denti stretti, sono riuscita a non perdere altro di quello che avevo già perso. Poco prima di sapere della malattia mi avevano dato in gestione un negozio in aeroporto e nonostante tutto sono riuscita ad andare sempre al lavoro e a chiudere l'anno con risultati eccellenti e una bella promozione. Non ho mollato mai perchè avevo un credito con Dio, qualcosa che ancora dovevo riscuotere, che ancora avevo il coraggio di sognare. Ho vomitato per 9 mesi tanto da svenire, tanto da sognarlo ancora eppure alla fine la luce è arrivata. La prima per a gennaio 2007 è stata positiva. risposta completa al trattamento chemioterapico. Allora ho pensato come lo ringrazio Dio per questo? sapro mai sdebitarmi?....mi sono risposata con mio marito e siamo partiti di nuovo per una viaggio di nozze. Ho voluto rinnovare la promessa fatta poco più che ragazzina con quella di una donna che ora ne sapeva un pò di più della vita e del'amore. la seconda pet di marzo 2007 stesso risultato. Ed oggi la terza e ultima. è finita. sono guarita. Questa battaglia l'ho vinta io. da sola, nonostante la presenza di tutti perchè è partita da me stessa e con me stessa l'ho finita. purtroppo i segni che lascia addosso sono indelebili quasi come le cicatrici..la paura, il terrore di rivivere di nuovo quell'inferno non ti abbandonamo mai. ma ho trovato rimedio anche a questo. Un tatuaggio sul piede con scritto "vivir con miedo es como vivir a medias" vivere nella paura e come vivere a metà...ed io che ho vissuo a metà per tanto tempo adesso me la prendo tutta...adesso non mi perdo niente...aspettero qualche mese per smaltire la pet e poi finalmete penserò al mio bambino. Ed ho un messaggio per tutti quelli che ancora salgono e scendo verso l'inferno: Del cancro si sa ancora poco perchè si ha ancora troppa paura di quardarlo negli occhi. la chemio è una terapia di distruzione non di guarigione e spero che presto ne trovino una meno deleteria. Però funziona...bisogna credere e aspettare..perciò lasciamo fare ai medici il loro lavoro ma non permettiamo mai a nessuno di vedere in noi solo la malattia...non smettiamo mai di sentirci persone perchè la guarigione sta nella voglia di credere di voler gridare è FINITA.....
