In memoria di Fulvio, fondatore del sito.
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Salve a tutti,
vorrei iniziare a riportare la mia esperienza con il linfoma linfocitico/leucemia linfatica cronica (piccole cellule B).
Salto tutti i passaggi della diagnosi (fine maggio di quest'anno, diagnosi IV stadio con coinvolgimento del midollo) e arrivo al dunque, rispetto alla terapia. Protocollo proposto alle Scotte di Siena: fludarabina-ciclofosfamide-rituximab per sei cicli di 4 settimane, ora sono alla fine del terzo e per ora va tutto benone. Premetto che ho 38 anni e che questa malattia di solito viene alle persone anziane.... Per cui più energia per combattere ma anche malattia più aggressiva e rapida...
Ad ogni modo quello che voglio trasmettere è la mia esperienza di contrasto agli effetti nefasti della immunochemioterapia.
Un mese prima di iniziare sono andata da un omeopata molto preparato (XXXXXX XXX, Firenze) che mi ha predisposto una cura a base di oligoelementi, fitoterapia, aloe arborescens e ascorbato di potassio, che mi ha rimesso al mondo. I linfonodi non si sono ridotti ma io sono arrivata alla chemio in forma smagliante. Accanto a questo mi ha tolto zuccheri e latticini, per cui seguo un'alimentazione molto rigorosa con cereali integrali, legumi, verdura e frutta, frutta secca e semi.
Cosa importante (mia iniziativa), durante i tre giorni della terapia bevo 4-5 litri d'acqua al giorno per abbattere l'acido circolante.
Risultato: niente nausea, niente perdita di capelli (almeno per ora!), valori degli esami ottimi, malattia in evidente regressione, energia solita, vado al lavoro, in bici (anche durante i giorni di chemio tranne quello con rituximab) ecc..... insomma faccio la mia vita di sempre, mascherine sui bus a parte... Di sicuro il protocollo FCR non è dei più pesanti, ma comunque sono convinta che questa strategia (omeopatia+alimentazione+superidratazione+attività fisica leggera) stia funzionando molto bene per massimizzare la terapia tradizionale minimizzando effetti. Insomma, mi sento di consigliare a tutti un percorso simile, dato che gli ematologi non sembrano particolarmente sensibili né informati rispetto a tutto quello che non sia la loro cura, che funziona ma fa anche tanti danni!
un abbraccio e tanti auguri a tutti i Piccolipassisti
Francesca