Una parola a Stefy che mi sembra molto preoccupata.
Stefy, se ho capito bene, pur non abitando a Roma, tuo marito è in cura al dipartimento di Foà.
Tutti dicono che di meglio non ce n'è. La gente non solo viene lì da tutta italia, ma pure dall'estero (ho incontrato stranieri diverse volte).
Io penso che ti puoi fidare.
Guarda che loro sono molto risoluti e considerati "aggressivi" (per esempio dal tipo di medici che di solito ho sempre frequentato io, medicine dolci e alternative).
Ora, se uno che è "aggressivo" dice di aspettare a intervenire, un motivo ci sarà.
Questa malattia è subdola, proprio perchè è cronica. Loro la conoscono bene.
Qual è esattamente il problema che ti poni ora? Qualcuno ti ha detto di intervenire e qualcun altro no, per cui sei indecisa?
Inoltre c'è il fatto che, da quanto ho capito, veramente ognuno di noi è un caso a sè. Quindi, anche se siamo portati a fare i confronti fra di noi - anche per allentare la tensione - forse non è esattamente una buona idea. Dovremmo avere nozioni di medicina che non abbiamo (almeno, io no).
Però mi ricordo che tu hai una sorella medico! Acchiappa tua sorella e fatti spiegare per filo e per segno i pro e i contro. Col suo aiuto ci capirai di più.
Facci sapere e tanti incroci!











Enrica