Innanzitutto vi ringrazio per l'accoglienza
ho visto che ci sono molte persone di Napoli, la cosa mi fa molto piacere.
E' sabato, sono sola in casa, i miei figli sono in giro, vi parlo di me....
a 18 anni miinnamoro perdutamente di un ragazzo tossicodipendente che e' appena uscito dal carcere, ovviamente la mia famiglia mi fa guerra, ma io non demordo.
Lui riesce ad uscire dal giro della droga, trova un lavoro e decidiamo, contro il volere della mia famiglia, di sposarci.
Andiamo a stare dai suoi, nell'89 nasce una bellissima bambina, nel '93 un adorato maschietto, cosi troviamo casa e sembra andar tutto per il meglio.....ma....c'e' sempre un ma...
lui comincia a non stare bene, sempre stanco, febbre serale, cosi decidiamo di fare indagini....niente....pero' continua a dimagrire spaventosamente....andiamo in ospedale.... lo ricoverano al reparto ematologico....dopo una settimana lo trasferiscono agli infettivi con sospetto di AIDS.
Facciamo il test insieme, lo stesso giorno, lui ed io in ospedale
e mando i bambini, che avevano rispettivamente 4 anni e 18 mesi, con mia madre in uno studio pvt per fare il test anche a loro.
Mio marito risulta inAIDS conclamato, io sieropositiva e i miei bambini, ringrazio ancora Dio per questo, SANI.
Dopo due anni di sofferenze, nel '96 mio marito muore.
Mi ritrovo sola con due bambini, senza un lavoro e senza un soldo. Cosi lascio la casa e mi trasferisco da mia madre, dove lei insieme ai miei fratelli mi hanno aiutata moltissimo.
Nel '99 mi chiamano nella pubblica istruzione, ero in graduatoria ma non me lo ricordavo nemmeno piu'.
La mia salute va bene, sono sempre sotto terapia, ma per fortuna non ho mai avuto bisogno di ricoveri.
Questa e' la mia storia.....diversa dalle vostre ma uguale in certi sensi, questo virus mi ha resa molto piu' sensibile agli altri, mi ha fatto apprezzare di piu' il valore della vita....
poi vi raccontero' anche della mia amica....
altrimenti vi annoio

Pat