Cari amici, passo per aggiornarvi. Lo ritengo doveroso visto che parliamo di una nuova cura sperimentale e soprattutto non chemioterapica.
Come sapete Franco aveva i requisiti per essere arruolato in questo protocollo sperimentale proposto dal San Raffaele di Milano. Da subito la dolcissima dott.ssa che segue Franco ci ha detto che pur essendo vero che si trattava di un farmaco sperimentale, era quanto mi meglio potesse offrirci....era il valore aggiunto che il San Raffaele potesse offrire a noi che avevamo deciso di far curare Franco lì partendo da Taranto.
Il farmaco al momento non ha un nome ma una sigla...si chiama acp 196 ed agisce nello stesso modo in cui agisce il più famoso ibrutinib. Il protocollo dovrebbe accertare una migliore tollerabilità dell'acp rispetto a quest'ultimo.
Franco ha iniziato la terapia quando la malattia era in seria progressione e esattamente il 30 dicembre 2015. Globuli bianchi 600.000, emoglobina 9 e linfonodi di circa 7 cm che non gli consentivano più di respirare e riposare adeguatamente, non dormiva di notte e dormiva anche in piedi di giorno con serie difficoltà a condurre una vita lavorativa, sociale e familiare normale. I segni della malattia erano evidenti anche esteticamente.
Il protocollo ha richiesto che per i primi tre mesi Franco facesse una visita settimanale con i sacrifici economici ed organizzativi di una famiglia con tre figli che potete immaginare ma ripagati ieri dal buon esito delle analisi.
I globuli bianchi di Franco sono 5.900 con le percentuali che stanno migliorando, emoglobina 12.400 e piastrine in risalita. I linfonodi al momento ci sono e credo restino ma siamo passati da 7 cm a max 4.
Il tutto con una ottima qualità di vita, Franco ha fatto su e giù da Milano da solo, non si è assentato un giorno da lavoro e la scorsa settimana, autorizzato dalla dolce dott.ssa, ha ripreso a giocare a calcetto con i suoi amici che hanno gioito con noi del suo rientro.
Che dirvi....noi non sappiamo quanto durino i risultati di questa nuova terapia, ma al momento ci godiamo questo bel risultato e incrociamo le dita.
Ci tenevo a condividerlo con voi perchè voglio che sappiate che nella cura della LLC si stanno facendo grandi passi in avanti con farmaci nuovi e molto promettenti.
Un pensiero in questo momento va al caro Maurizio e a sua moglie Elisa

che sono sicura gioisca con me ma non posso non pensare alle loro speranze svanite e ai loro sacrifici. Ti abbraccio Elisa cara.
Un saluto a tutti
Stefy