Mi chiamo Giancarlo, sono un ragazzo di 27 anni, vivo a Prato, in Toscana e condivido come molti di voi il linfoma di hodgkin.
L'ho scoperto venerdì 19 giugno.
Tutto ebbe inizio a febbraio, quando mi svegliai una mattina con un linfonodo ingrossato (e indolente) al lato destro del collo comparso assieme ad una leggera febbre.
Dopo aver passato una semplice visita medica e constatato che non regrediva (in realtà più che un linfonodo singolo si trattava di una catena) mi fu prescritto di eseguire ecografia e analisi del sangue per escludere mononucleosi, toxoplasmosi, ecc.
Le analisi del sangue risultarono perfette, ma le 2 ecografie che feci a distanza di un mese mostravano i linfonodi ancora presenti.
Si decise così di eseguire la biopsia per confermare o escludere l'ipotetico linfoma, e dopo più di un mese mi è arrivata la notizia del linfoma di hodgkin.
C'è voluto un po' di tempo prima della risposta poiché hanno eseguito 2 volte il test sul campione per scrupolo ed avere una conferma più accurata.
Durante tutto questo lasso di tempo non ho avuto nessun tipo di sintomo associato al linfoma:
Niente prurito, niente sudorazioni notturne, niente febbricole che vanno e vengono ecc., stavo e sto benissimo, l'unico cavillo è appunto il linfonodo che è rimasto presente (attualmente 1 alla base collo, o forse altri in profondità che verranno scoperti tramite TAC, ma io spero di no ovviamente).
Vi confido che ero già preparato a questa eventualità... nonostante non fosse ancora sicura la diagnosi io facevo comunque finta di esserne affetto, così da somatizzare meglio, e ciò non è pessimismo ma prendere atto delle eventualità.
Quando poi è arrivata la conferma ci sono rimasto male, certo, ma ho comunque "attutito" il colpo, infatti seguo questo forum
da quando il linfoma era solo un'eventualità ed ho avuto modo di leggere molte delle vostre storie che mi hanno un po' incoraggiato ed insegnato che questo tipo di linfoma è altamente guaribile, e ciò mi ha dato forza.
Inoltre anche una mia vicina di casa e la madre di un mio amico ebbero questo linfoma e sono guarite.
La mia fortuna è di avere un medico di famiglia molto disponibile e scrupoloso che non prende niente sotto gamba, e l'aver conosciuto voi del forum.
Adesso sono in cura presso l'ospedale Santo Stefano di Prato, e l'oncologo che mi segue assieme a tutto il reparto sono persone molto gentili e alla mano, e l'atmosfera è abbastanza distesa, non seriosa come ci si potrebbe aspettare guardando i telefilm americani ambientati in ospedali.
Ancora non conosco la tipologia precisa del mio linfoma; sabato ho fatto il prelievo del sangue e adesso mi aspettano TAC, PET e BOM.
Mi sento abbastanza tranquillo dopo ciò che mi hanno detto i medici, anche se ovviamente essendo tutto ciò una nuova esperienza c'è un po' di inquietudine.
Spero che la chemioterapia e l'eventuale radio non incidano troppo sulla mia vita sociale.
Vi confido che sono sempre stato un ragazzo timido e riservato, non ho mai avuto molti amici e nemmeno una relazione sentimentale, ma ultimamente negli ultimi 2-3 anni sono riuscito ad abbattere la timidezza e crearmi una solida vita sociale, ho molti amici e sono soddisfatto di questo.
Proprio per questo non voglio che la chemioterapia distrugga tutto ciò che sono riuscito a creare fino ad oggi.
Vorrei continuare ad uscire con i miei amici e trovare una persona speciale che possa condividere con me esperienze felici.
E' solo questo che mi inquieta del trattamento, per il resto sono abbastanza tranquillo.
Mi fa piacere condividere le mie esperienze con qualcuno che le sta vivendo o le ha vissute, e questo forum rappresenta un faro di solidarietà per tutti coloro che purtroppo si imbattono in queste brutte avventure.
Scusate se mi sono dilungato un po'

Grazie a tutti
