Parte tutto nel mese di Gennaio 2007 con dolori ad un braccio e molta stanchezza, si pensava ci fossero problemi al cuore vista l'età ( classe 1941 ) invece nulla di tutto ciò.
Viene ricoverato per esami più specifici, il sospetto era di Leucemia acuta, invece la BOM ci presenta per la prima volta (mai sentito prima) il Sig. Limfoma.
Il problema è che non si conosce il cognome del Sig. Limfoma, o meglio si sa che è un LNH ma non sono certi del tipo, a piccole o grandi cellule ecc... ed è esclusivamente infiltrato al midollo.
Predispongono terapia standard CHOP con l'aggiunta di anticorpi monoclonali ( RITUXIMAB), primo giro da ricoverato e gli altri 5 in regime di DAY HOSPITAL.
Arriviamo ai primi di luglio 2007, fine sesto giro di terapia che gli arriva una bella broncopolmonite, viene nuovamente ricoverato, ma nello stesso tempo la situazione midollare è migliorata, da un 90% iniziale siamo arrivati ad un 20% di infiltrazione dell'infame.
Appena si rimette un pochino dalla polmonite, si prova con cura di mantenimento ( credo si chiami LEUKERAN o qualcosa del genere) in pastiglie, ma risulta troppo forte, i valori emo scendono troppo.
Si decide di lasciarlo così e di procede, allungando di volta in tanto i tempi, con controlli EMOCROMO.
Il midollo cmq lavora abbastanza bene i valori fino a maggio di quest'anno sono nella norma, l'infame c'è ancora ma non disturba più di tanto.
Questo fino a fine giugno, di botto ancora stanchezza e dolori al braccio....ricovero ed esami, agoaspirato non riuscito poichè midollo secco, la BIOSSIA OSSEOMIDOLLARE ci dice che il Sig. Linfoma è tornato ancora fino a ridurre le piastrine a n°7000.
Proprio ieri abbiamo avuto l'incontro col dottore per il daffarsi: lui propone, e come si fa a dire no, terapia molto più pesante una certa DHAP con ricovero, entro sett. prossima verrà chiamato per il primo dei due/tre cicli.
questa è la sensazione associata anche ad una condizione di sconforto.
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