Dopo aver scoperto la malattia ho iniziato a cercare disperatamente tutte le informazioni possibili e,navigando,ho scoperto il vostro sito.
Da parecchi mesi a questa parte sto trovando “conforto” nelle vostre esperienze e solo ora mi sono deciso a raccontarvi la mia…
Prima della diagnosi di malattia non si erano presentati problemi particolari;non avevo il famoso prurito,febbre o altre sintomatologie….
Tuttavia,il fatto che ad agosto si fosse notevolmente gonfiato un linfonodo in zona sovraclaveare sx e che le analisi del sangue risultassero completamente sballate hanno portato a sospettare che mi trovassi di fronte a qualcosa di serio.
Con le analisi del sangue mi sono presentato,tramite prescrizione di visita medica urgente ,al reparto di malattie infettive dell’ospedale.
La dottoressa che mi ha visitato mi ha consigliato di sottopormi ad altri esami aggiuntivi tra cui toxoplasmosi,Einstein barr,citomegalovirus,ves,ecc ecc ,inoltre ho dovuto fare un’ecografia dei tessuti molli e un rx torace.
Non starò qui a raccontarvi tutta la trafila burocratica,ma quando tutta la documentazione è finalmente arrivata nelle mani del reparto di ematologia mi è stato consigliato di fare urgentemente una biopsia.
Dopo un’attesa di 2 settimane dall’intervento sono stato chiamato in reparto per effettuare un prelievo del midollo osseo (che male!!!) e in questa sede sono stato informato di avere il linfoma di hodgkin.
Le successive tac e pet hanno poi portato ad evidenziare lo stadio clinico e da quel momento sono proprio andato in crisi. A novembre del 2008 ho cominciato i 6 cicli della famigerata Beacopp Esclatated e tra alti e bassi,ho terminato ad aprile dell’anno seguente.Le tac- pet di controllo e la biopsia ossea sono risultate negative ed ora sto facendo 2 cicli di Beacopp standard(a dosaggio +leggero) cosiddetti di consolidamento.
È inutile dirvi che sono stati mesi molto duri e che la mia vita è cambiata notevolmente ;non passa giorno che io non mi sia chiesto:”perché proprio a me?”.Avevo da poco iniziato la convivenza con la mia fidanzata,svolgevo un lavoro interessante e non mi facevo mancare le uscite con gli amici.
Spesso,dopo la chemio,mi sono isolato perché mi vergognavo a farmi vedere senza capelli e con il volto provato. Io ho sempre avuto un carattere un po’ chiuso e nonostante molte persone mi siano state vicino,ho faticato a parlare di quello che mi faceva soffrire e mi tenevo tutto dentro.
Sono ricorso anche a un supporto psicologico,ma poi mi sono reso conto che facevo parlare principalmente il dottore,limitandomi ad annuire a quello che mi diceva.
Ho avuto momenti di apatia, alternati ad altri di immensa rabbia in cui mi veniva di spaccare tutto quello che mi capitava a tiro.
Fortunatamente ci sono stati anche tanti momenti positivi e mi posso ritenere “graziato”perché il mio fisico è riuscito a sopportare una terapia così aggressiva.
Spero ,un giorno,di poter uscire da quest’incubo e di riprendere in mano la mia vita!!!
Grazie per avermi ascoltato e un saluto a tutti.Emanuele
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