
Accolgo l'invito di Lisa e mi presento.
Mi chiamo Bruno, vivo a Bologna e ho quarantasette anni.
Ieri pomeriggio ho scritto il mio primo messaggio nel topic
dedicato ad Alfredo.
Arrivo qui, pensate un po’, attraverso… un forum di
matematica!
Lì c’era un partecipante che aveva un sito personale e in
questo sito ho trovato una sezione dedicata a voi.
Forse non è stato un caso, visto che oltre sei anni fa
diagnosticarono un linfoma anche a me.
All’inizio fu scambiato per Herpes zoster. Dopo la prima
biopsia mi dissero che poteva trattarsi di qualcosa di
devastante. Infine fu riconosciuto un “linfoma B linfocitario
follicolare gr III a localizzazione cutanea” (riporto questa
frase 'esoterica' dai certificati medici perché non l’ho mai
memorizzata).
Terminata la radioterapia, per il linfoma è stata appurata
la remissione e ora faccio verifiche annuali di routine.
Grazie al Cielo, non sono stato martoriato dal mio aggeggio,
anche se dopo la rivelazione ho subito pensato di trovarmi
davanti a una cosa grande come il mondo. Mi rimboccai le
maniche e cominciai la mia decisa resistenza al linfoma.
Mi sentivo quasi un marziano, era come se fossi stato
sbalzato su un altro piano:

Però mi scoppiarono dentro parecchie passioni

Una per la persona con cui vivo serenamente tuttora.
E un’altra per gli alberi. Mi buttai a capofitto nello studio di
cortecce, foglie, gemme e fiori, per arrivare a identificare
queste grandi piante così affascinanti e anche misteriose.
Prima, un albero era un albero, a stento potevo distinguere
un platano da un acero. In pochi mesi, invece, ho raggiunto
la capacità di chiamar per nome (e in latino!) la maggior
parte degli alberi che vedevo. Un bel privilegio, no? Roba
da lasciare a bocca aperta chiunque passeggi con me

Be'... tralascio le altre passioni perché il lavoro mi chiama!
Il linfoma, inoltre, mi ha fatto capire la differenza che passa
fra ciò che accade e ciò che pensiamo o supponiamo che
possa accadere.
I nostri pensieri sono spessissimo ingannevoli e ci portano
dappertutto, ma quasi mai dove in realtà dovremmo essere:
e cioè qui, in questo momento.
Da due anni faccio yoga e anche questa attività mi sta
aiutando a restare il più possibile nel mio presente, l’unico
posto dove riesco a sentire quello che veramente accade
in me.
Ora vado!
Spero di tornare presto
