cronaca di una guarigione

Qui troverete chi ha sconfitto l'infame si gode la remissione facendo qualche controllino di tanto in tanto...

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andreaxvi
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cronaca di una guarigione

#1 Messaggio da andreaxvi »

No, non a me; questa cosa può succedere solo agli altri; incredulità e rabbia.
Quaratacinque anni, universalmente riconosciuto ipocondriaco analisi del sangue ogni 6 mesi, lastre torace ogni colpo di tosse.
Il calvario della diagnosi; tumore polmonare, timoma, linfoma ? Attendo un mese e dopo.....Linfoma di Hogking mediastinico stadio IV (interessamento osseo), A (asintomatico) nessun disturbo, nessun linfonodo.
Non si preoccupi, tumore con ottime possibilità di guarigione (80%). e l'altro 20% ?
La febbrile ricerca su internet; i racconti dei malati come te ti aiutano a superare le prime paure; come mai nei forum sull'argomento non trovi nessuno che dice: sono guarito !!!!! ogni giorno controllo su internet. Niente, niente.
Prima chemioterapia a me che svenivo alla vista di un ago. Liquidi colorati che entrano nelle vene. Mi giro, non guardo come lentamente scende nel tubicino il succo d'arancia. Più sono colorati e più fanno cadere i capelli. Poco male ne avevo già pochi, me li taglierò del tutto. Assomiglio a braccio di ferro. Solo la fortuna di non avere disturbi particolarmente fastidiosi, qualche nausea ma la fortuna di continuare a lavorare, senza sosta. Sparisce la psoriasi di cui soffrivo da anni; “merito” delle medicine o solo il fatto che finalmente penso solo a me stesso e a nessun altro e a nessun altra cosa ?
Improvvisamente mi scopro a scherzare con la mia malattia, scherzo con il fuoco: non vuoi fare l'amore, non mi stringi la mano perchè sono malato.
Dopo il primo ciclo, persiste la malattia. Terapia d alte dosi. E questa volta ricovero in ospedale 4 giorni al mese, altre flebo, altri colori nelle vene. Mia moglie vicino a me, sempre, piena di fiducia, nella stanza dell'ospedale, oggi immagino gonfia di pianto durante la guida di quella maledetta autostrada, 200 KM che non averi mai pensato che potesse affrontare da sola, e poi a casa con tre figli di nuovo fiduciosa. Oggi confessa: senza di loro non ce l'avrei mai fatta.
Secondo ciclo, la malattia persiste ma stranamente le speranze non si affievoliscono.
Trapianto delle cellule staminali, terapie all'avanguardia. 20 giorni di camera sterile, senza la possibilità di rapporti con nessuno; non ci riuscirò mai !! mi mancherà il contatto fisico con la mia dolce metà, le mie labbra sulle sue. Mi rifiuto, torno su internet, non trovo nulla, mi arrendo.
Voglio infondere fiducia a chi oggi si appresta ad entrare in quelle camere “sterili”. Non è stata una brutta esperienza; avevo paura della solitudine, mi ha sempre fatto paura ma non mi hanno mai lasciato solo ne fisicamente ne moralmente: ogni due ore infermieri/e,dottori/esse operatrici sanitarie si presentavano e si parlava, si scherzava, venti giorni di coccole. Tutti i giorni viene a trovarmi mia moglie; la vestono come un extraterrestre con le tipiche tuniche verdi e con quella maledetta fascia che le copre la bocca. I giorni passano lentamente ma per fortuna con poca sofferenza; la dimissione è un vero shock; la paura di tornare a casa in un ambiente non protetto e non controllato mi provoca ansia. La tempesta di odori e di suoni che mi avvolge “fuori” e dentro le mura domestiche non la scorderò mai più: l'odore delle automobili e quello penetrantissimo del legno dentro le mura di casa.
Un mese di convalescenza vissuta sul divano di casa, giornate bagnate di sudore da debolezza e da una fastidiosissima tachicardia. Anche questo periodo passa. Il lento ritorno alla vita “normale”, il lavoro mi riempie le giornate in attesa del fatidico responso; devo aspettare 60 giorni.
Regna l'ottimismo tra noi e i dottori ma le analisi non vanno ancora bene.
Si decide per la radioterapia, al mediastino, esattamente da dove tutto il problema era partito e che sembra fare ancora le bizze.
Per irradiare la parte bisogna passare dal polmone e alla fine della terapia ho guadagnato anche una piccola lesione al polmone.
Questa volta ho risolto, la malattia è sparita, gli esami sono tutti negativi, festeggio con parenti e amici; e adesso controllo ogni sei mesi.
Reinizia la vita di sempre, la felicità è alle stelle......ma al primo controllo semestrale doccia fredda, c'è qualcosa che non va. Torno dall'oncologo che pur restando nell'incerto mi conferma che è possibile una ricaduta.
Mi incazzo come una belva, mi devono dire se posso fare progetti di vita o se devo vivere alla giornata, In tutta risposta mi viene mostrato un grafico che rappresenta la ricorrenza delle ricadute nella mia situazione patologica iniziale; la mia vita legata ad un grafico......
Da quel momento gli esami si susseguono frenetici: ogni tre mesi, ogni sei mesi e i risultati ora positivi, ora negativi, fino ai giorni nostri. Ora sono tranquillo la negatività si è consolidata e sono convinto di essere guarito. Sono rimasti piccoli disturbi: tosse, a volte disturbi a degluttire; non li segnalo nemmeno, quando ho provato a farli presente ai medici mi hanno tutti guardato come a dirmi: “dovevi morire e ora hai un po' di tosse.....”.
Porto sempre con me le prove di tutta la storia che ho brevemente raccontato(il calvario infatti è durato 3 anni), copie delle analisi, relazioni, cartelle cliniche, ben riposte nella mia bella borsa di pelle, dentro una cartellina trasparente. Non so perchè lo faccio, forse per scaramanzia e quando a volte succede che nel cercare del materiale nella borsa mi viene in mano questa cartellina, la scorro con calma perchè lì ci sono tre anni della mia vita e quella della mia famiglia e le lacrime dagli occhi che cadono, senza pianto, mi ricordano che sono vivo, c'è l'ho fatta e mi sento veramente un miracolato; degli altri quelli che ho incontrato sulla mia stessa via, in questi tre anni non ho che notizie frammentarie; e quando scopro che qualcuno, magari anche più giovane di me non ce l'ha fatta........

pipolitas
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Re: cronaca di una guarigione

#2 Messaggio da pipolitas »

ti diro' caro Andrea, che mi hai fatto piangere. perchè hai riassunto uno spaccato dei tuoi tre anni davvero toccante. Tutti avrebbero il diritto di guarire...ma purtroppo non è cosi'. ci sono delle vite che si spezzano, si interrompono bruscamente. altre che lentamente si esauriscono, perchè la malattia ha il sopravvento . come aveva detto qualcuno.. la bravura di un medico è ininfluente rispetto al compiersi di un destino...e
il tuo destino è stato buono. grazie per la testimonianza ...ti abbraccio forte
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mari54
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Re: cronaca di una guarigione

#3 Messaggio da mari54 »

che tu possa passare un Natale sereno e almeno altri cento insieme alla tua famiglia, io credo ai miracoli !!!

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