La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

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francesca
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La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#1 Messaggio da francesca »

Dal vecchio forum:
francesca ha scritto:Visto che l'argomento ha riscosso molto interesse a livello nazionale, nonostante lo Stato e l'esercito abbiano tentato inutilmente di gettare acqua sul fuoco, e soprattutto grazie al pensiero di Maurizio e all'idea interessante di Daniele di approfondire questo argomento, mi permetto di aprire questo spazio in modo da raccogliere informazioni, opinioni e dibattiti su un argomento spinoso, ma che secondo me è necessario conoscere e denunciare.
Mia sorella ha scoperto di essere malata circa una settimana dopo la morte di del povero Valery Melis, che ci coinvolse molto emotivamente e che anche a livello mediatico suscitò grande scalpore.
Inoltre sono molto interessata all'argomento dal momento che una percentuale notevole della popolazione sarda che vive nei pressi dei poligoni è stata colpita da malattie del sangue, tra cui forme leucemiche molto gravi, ma nessuno ne parla più, tutto è avvolto nel silenzio e penso proprio che i cittadini debbano essere informati sui rischi che certe sostanze portano alla salute.
Ora giornali e tv tacciono....ma i soldati in missione e nei poligoni saranno protetti dalla sindrome dei Balcani? Pare di no e in ogni caso tutto tace.
Un altro dei misteri italiani irrisolti.
francesca ha scritto:http://www.osservatoriobalcani.org/arti ... 723/1/150/

http://www.altremappe.org/Armi/UranioIn ... ainews.htm

http://italy.indymedia.org/mail.php?id= ... mments=yes

In questi link ci sono una serie di notizie interessanti in cui si spiega perchè potrebbe esistere una relazione tra le malattie del sangue come linfomi e leucemie e le particelle di uranio.
francesca ha scritto:Leggete qui....spiega abbastanza bene il perchè sono così interessata all'argomento. :evil: :evil: :evil:


http://www.nonluoghi.info/nonluoghi/mod ... le&sid=215
maurizio ha scritto:Francè sei precisa come un orologio svizzero :shock: :shock: :shock:
francesca ha scritto:oooops....si lo so :oops: .....scusate, ma sono fatta così...sono precisina :mrgreen:
Fulvio ha scritto:Sei straordinaria Franci
Daniele1980 ha scritto:Cosa ne pensate della teoria che assocerebbe l'aumento dell'insorgenza dei linfomi nei militari alle massicce dosi di vaccini cui sono sottoposti ( mi pare 9 in circa 2 mesi)??
secondo me la verità sta nel mezzo ....nel senso chel'uranio impoverito non fa certo bene alla salute ma anche sui vaccini lo Stato non ce la racconta tanto giusta . Qualche tempo fa lessi un articolo ( vedo se i seguito posso riportarvelo ) nel quale si diceva di come avrebbero frettolosamente levato dal commercio un tipo di vaccino , mi pare antitifo, per il quale uno studio effettuato molti anni prima sottolineava la pericolosità per la salute ......ma avendolo già comprato lo Stato non poteva mica buttarlo ehhh!!
francesca ha scritto:Mi sa che qui ci sono spiegate un pò di cosine interessanti, di cui ovviamente i normali cittadini non sono a conoscenza....a meno che non si cerchino qualcosa sull'argomento di proposito su google....ma basta vedere come ci hanno inutilmente allarmato sull'aviaria, facendoci correre in massa a fare il vaccino antinfluenzale (l'ematologa di mia sorella ha una bella opinione in proposito, in accordo con Mandelli).....date un'occhiatina qui.... :leggi:

http://lists.peacelink.it/disarmo/msg00241.html

http://www.mednat.org/vaccini/uranio_non_e.htm

http://www.senato.it/documenti/reposito ... azioni.pdf
stefi ha scritto:aggiungerei che proprio ieri sono andato dal mio medico di base, molto ben preparato ed anche persona umile. Parlando della malattia di Leo lui ha fatto una affermazione abbastanza sorprendente: raccontavo delle nostre conversazioni qui sul forum circa lo stress e della successiva scoperta della malattia. Ebbene, ha tirato fuori un argomento che nella medicina tradizionale e' tabu': la teoria del Dr. Hamer (che si e' fatto pure qualche anno di galera in Francia) secondo cui i tumori si formano a seguito di eventi traumatici, o che vengono percepiti come traumatici. Lui ha potuto anche dimostrare alte percentuali di guarigioni, soprattutto nei malati terminali. Quando io gli ho chiesto che base scientifica ha questa teoria, lui mi ha risposto dicendo che un certo fondamento c'e', ma che e' un discorso piuttosto complessa che la medicina ufficiale non digerisce. E mi ha anche detto che se provo a cercare su internet, la medicina ufficiale non ha preso nessuna posizione, ignorando completamente Hamer e le sue teorie, non rispondendo mai alle sue richieste di sperimentazione. Quindi su internet non si trova nulla su hamer, se non il suo sito.
Quale sara' la verita'?
Tiziana ha scritto:Stefi, io ho sempre pensato che il tumore possa essere
una somatizzazione del dolore.. la reazione dei dottori
con i quali ne ho parlato non è stata come quella del
tuo.. diciamo che mi hanno quasi riso in faccia..
sonia ha scritto:Teoria del Dr. Hamer:

http://www.disinformazione.it/hamer7.htm

P.S.:Una mia collega di lavoro mi ha prestato un libro....mi sono accorta proprio ora che è del dottor Hamer,si chiama "Introduzione alla nuova medicina"(La genesi delle malattie e in particolare del Tumore).Non l'ho ancora letto,ma quando l'avrò fatto vi dirò.
Tiziana ha scritto:Ciao Sonia.
Ho letto quanto riportava il link. Mi sembra molto interessante
ma altrettanto confuso!
Forse è meglio il libro che hai.. poi mi fai sapere com' è?
sonia ha scritto:Ho iniziato a leggere le prime pagine e lo stò trovando interessante:in poche parole spiega secondo lui la correlazione tra psiche e malattia,di come tutto quello che succede nell'organismo sia "comandato"dal cervello e che a volte eventi particolarmente drammatici possono portare allo sviluppo della malattia.
Mentre stò continuando a leggere mi stò appuntando su un documento di word,un riassuntino delle cose più importanti.
A chi volesse poi,posso mandarlo per mail(senza che comprate il libro).
Sabrina ha scritto:Veramente interessante il link, effettivamente interessa anche a me sapere com'è il libro.
Misterh ha scritto:io concordo al 90% con le teorie del dott. Hamer.

Sono molto interessato all'argomento e mi piacerebbe discuterne con voi.

L'incontro di luglio potrebbe essere una buona occasione per parlare anche di questo. Per cui se qualcuno che viene potesse portare del materiale sarebbe bellissimo.

Ma i libri di hamer si trovano anche in libreria o solo su internet?

Per la questione dell'uranio impoverito i dati disponibili sono veramente pochi e discordanti, un pò come per la questione Cernobyl. Chi li ha se ne guarda bene dal divulgarli. Difficile per tanto stabilire una correlazione certa

Di sicuro, insieme a tante altre belle cosine usate in campo militare (grazie america, grazie urss :evil: ), non fa di certo bene.

Il dibattito è comunque pertinente e interessante, come quello sull'inquinamento radiomagnetico, da polveri e da VOC e BTEX, tutti effetti collaterali della nostra stanca e inquietà civiltà...

Ciaooo
Sabrina ha scritto:Purtroppo non ho proprio nulla e francamente non lo conoscevo fino ad oggi.
peterpiero ha scritto::o :o :o la cosa strana è che sia mio fratello che Enrico sono marescialli dell'aeronautica ed entrambi con Lhd
sara' un caso??? Come altri militari.....
8) 8) :? :? :?
credo che nelle caserme giri qualcosa di strano....
Piero :P
Daniele1980 ha scritto:ho letto anch'io la teoria del dott. Hamer ma secondo me è molto limitativa. Non ci si può scordare dei fattori genetici e ambientali che favoriscono l'insorgere della malattia facendo ricadere la causa di quest'ultima escusivamente su non ben precisati traumi di natura psicologica.
io la penso così :nonso:
francesca ha scritto:Ciao Daniele! Sono d'accordo con te. Senza dubbio gli eventi traumatici possono influire, ma credo che i fattori scatenanti siano altri e molti la scienza li deve ancora scoprire.
gandalf ha scritto:
Daniele1980 ha scritto:ho letto anch'io la teoria del dott. Hamer ma secondo me è molto limitativa. Non ci si può scordare dei fattori genetici e ambientali che favoriscono l'insorgere della malattia facendo ricadere la causa di quest'ultima escusivamente su non ben precisati traumi di natura psicologica.
io la penso così :nonso:
Non ho letto nulla riguardo la teoria di Hamer, ma sono d'accordo con Daniele.
La zona dove abito è considerata una col più alto tasso di malati tumorali e qui abbondano inceneritori, ditte chimiche, fonderie e cementifici (per non parlare delle antenne dei telefonini ... praticamente ogni paese ha la sua ...).
Ritengo che l'insorgere dei tumori abbia sempre un qualcosa di connesso con l'ambiente in cui viviamo, oltre che essere legata a fattori genetici.

Giorgio
Sabrina ha scritto:
gandalf ha scritto: Ritengo che l'insorgere dei tumori abbia sempre un qualcosa di connesso con l'ambiente in cui viviamo, oltre che essere legata a fattori genetici.
Concordo in pieno, anche se penso che la componente primaria sia proprio l'ambiente in cui viviamo. Credo fermamente ci sia anche una componente genetica e psicologica, ma penso incida in misura minore.
francesca ha scritto:In questi siti altre notizie interessanti sulla sindrome dei balcani.... :leggi:


http://www.biomat.unimo.it/nanopat.htm

http://www.criticalpoint.it/news.php?cod=27



E qualcosina su come l'uomo fa di tutto per distruggere la natura e sè stesso....guardate un pò che cosa ha pensato di fare il governo in Sardegna....(mentre il grande capo alla Certosa si costruiva il rifugio antiatomico...)....leggete .....
http://www.altremappe.org/Maddalena/mad ... ealtre.htm

http://italy.peacelink.org/disarmo/arti ... 11727.html


Vi riporto un passo dal sito sulla maddalena...sconcertante

"La misurazione dell’inquinamento

Per completare il quadro sconfortante restano da valutare gli effetti di questo andirivieni di sottomarini nucleari. Indipendentemente dai possibili incidenti, il sistema di propulsione dei sottomarini rilascia nel mare dei teradionuclidi che aumentano col tempo e sono rilevabili sia nell'acqua che nei sedimenti marini.
Il valore della loro presenza è spesso ritenuto "al di sotto della soglia". E' però ben difficile stabilire una soglia al di sotto della quale ci si può ritenere tranquilli ma soprattutto non è la presenza puntuale di radionuclidi in un ambito che è pericolosa. La complessità dell'ecosistema marino e costiero, unità alla varietà dell'alimentazione e della vita umana, rendono molto difficile valutare gli effetti molteplici che si hanno sulla salute dell'essere umano, sia perché si tratta di un insieme enormemente complesso sia perché l'ambito temporale è notevole e purtroppo gioca tutto a favore dell'inquinamento radioattivo (i radionuclidi hanno tutti tempi molto lunghi di dimezzamento, ovvero di perdita delle proprietà radioattive). Purtroppo non mancano i casi in campo militare di clamorose sottovalutazioni degli effetti ambientali delle operazioni militari, con gravi rischi sia per la popolazione che per i militari stessi. Si pensi alla sindrome del golfo e a quanto sta succedendo del Kosovo bombardato con uranio impoverito.
In merito alla misurazione dell'inquinamento, occorre segnalare una grave carenza metodologica.
L'approccio alla valutazione del rischio ambientale resta fortemente riduzionista, basandosi solo sulla presenza dei radionuclidi nell'acqua o nei sedimenti.
In realtà si potrebbe avere una valida analisi della situazione ambientale utilizzando dei bioindicatori, ovvero organismi presenti in ambito marino o anche terrestre e che assorbendo i radionuclidi per varie vie possono rappresentare un valido segnale per comprendere come i radionuclidi arrivano poi all'organismo umano.
Purtroppo però, nonostante questo aspetto sia stato segnalato da tempo[2], sembra persistere una volontà di tranquillizzare la popolazione evitando la diffusione di notizie allarmanti e l'applicazione di metodi efficaci per valutare l'inquinamento. "


A questo aggiungo che dopo la richiesta del presidente della Regione Sardegna di smantellare la base alla Maddalena, la CIA :seek: :seek: :seek: ( chissà cosa c'è sotto, che interessi e che cosa ci viene nascosto...) ha fatto un bel rapporto sul caso e sul governatore in persona...
romina ha scritto:Francesca....ragazzi.....io sto piangendo dalla rabbia C*ZZ*....scusatemi spaccherei volentieri il mondo.
Non sapevo nulla di tutto ciò.....mi maledico per non aver cercato prima informazioni del genere....devo ancora finire di leggere tutti i links.....
Indovinate dove era Vincenzo 10 anni fà???
A fare il servizio militare in Sardegna come armiere........C*ZZ*
non ne sapevamo nulla..... :( :( :( bastardi :( :( :(

francesca ha scritto:Ciao Romina, in che zona ha fatto il militare Vincenzo? Da ciò che ho letto pare proprio ci sia un nesso tra le due cose e che si faccia di tutto per tenere la cosa ben nascosta e come sarda, ma in generale come abitante di questo pianeta mi fa una gran rabbia che noi e la nostra salute dipendiamo dalle decisioni di pochi potenti, anzi in alcuni casi di pazzi criminali. Gli USA si lamentano che la nord Corea faccia i test atomici, le sanzioni sono giuste, ma chi ha finanziato la costruzione e la ricerca su armi sempre più temibili, chi ha contribuito a creare nel mondo la gara a chi fa più test atomici? Non sappiamo nulla di quello che pochi pazzi decidono per il mondo intero, come vedi se non mi fosse venuto in mente di cercare su internet qualcosa sulla sindrome dei Balcani non saprei neppure che nella mia regione ci sono posti in cui è stato usato o si usa, chissà, l'uranio impoverito. Telegiornali e giornali, tranne rare eccezioni sono servi del potere, non sappiamo nulla, non è colpa tua se non l'hai saputo, nessuno te l'ha detto, i giornali sardi quando hanno parlato del povero Valery Melis hanno solo detto che è stato nei Balcani, ma non hanno mai scritto che qui in casa nostra si fanno usare queste armi a giovani che non sanno che rischi corrono. Se vogliamo sapere qualcosa dobbiamo cercarla, spesso rischiamo di leggere falsità, ma dobbiamo cercare noi il vero giornalismo, le vere inchieste, in tv ci fanno vedere al telegiornale le pupe e i secchioni o le veline di turno o Sgarbi e la Mussolini, attenzione l'uno assessore alla cultura di Milano e l'altra parlamentare, che fanno sfoggio delle loro miserie e della loro maleducazione. L'inchiesta su disastro di Linate la vediamo sulla terza rete ammiraglia grazie a Report, negli speciali del Tg1 e del Tg2 che ci fanno vedere? Retorica, versioni ufficiali per tenerci buoni, stando attenti a non offendere nè Prodi nè Berlusconi, come se fosse quella la cosa importante, non dirci che succede in un mondo che è di miliardi di persone, ma è gestito da tre o quattro pazzi.
romina ha scritto:Ciao France, ho chiamato Vincenzo e gli ho parlato del tuo post.
in che zona ha fatto il militare Vincenzo? Da ciò che ho letto pare proprio ci sia un nesso tra le due cose
Il posto si chiama "Capo Teulada" la base mi ha detto che si chiamava "Carsu" o "Cersu" non si ricorda bene.....mi ha detto che lì era proprio guerriglia aperta e che era come stare in guerra perchè c'erano gli aerei che bombardavano e i vari battaglioni che sparavano......forze armate spiegate come se si stessero preparando a chi sà quale battaglia.....io non ne capisco gran che?! ma lui mi ha sempre raccontato, che lo facevano stare giorni interi a montare e smontare le varie armi sempre a contatto con solventi e oli vari....lui era artificiere e facevano non so quali spedizioni per individuare e disinnescare bombe...cazzarola :cry:
francesca ha scritto:Si conosco la zona di Capo Teulada, non so che tipo di esercitazioni facciano lì, ma so per certo che in quella zona non si può pescare perchè l'acqua è inquinata da metalli pesanti e che ormai è da tanti di quegli anni presidio militare che è impossibile bonificare quel tratto di mare, per tutte le porcherie finite sul fondo. In una spiaggia vicina, Porto Pino, abitualmente frequentata, in acqua sono state trovate tracce di mercurio e in spiaggia personalmente ho visto coi miei occhi una cosa, non so se un gran proiettile o che, inesploso, fatto di chi sa cosa e contente quali polveri. Tra l'altro è una zona bellissima della Sardegna ed è un vero peccato che sia tutta di proprietà dei militari, ma soprattutto che rischi corriamo? E perchè Vincenzo dopo essere stato a contatto con queste armi si è ammalato pure lui? Mi sembrano un pò troppe le coincidenze....

Altro link...della Regione Sardegna, sui danni ambientali incalcolabili causati dalle esercitazioni militari a Capo Teulada

http://www.regione.sardegna.it/j/v/57?s ... c=1719&t=1


E altri due...leggete... :evil: :evil: :evil:

http://italy.peacelink.org/disarmo/arti ... _9267.html

http://www.criticalpoint.it/news.php?cod=198
romina ha scritto:Immagine
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#2 Messaggio da francesca »

La sindrome dei Balcani, la sindrome di Quirra, le malattie che hanno colpito i militari in servizio a Capo Teulada...tutte coincidenze? :?

http://r-esistenza-settimanale.blogspot ... me-di.html
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#3 Messaggio da bstefano79 »

E’ domenica e in bici con lui hai più anni e respiri l’odore
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#4 Messaggio da bstefano79 »

http://www.repubblica.it/2007/02/sezion ... itare.html

La testimonianza raccolta dall'Osservatorio militare
Gli interventi riguarderebbero il 70 per cento del personale
Uranio impoverito, un militare denuncia
"Moltissimi reduci operati alla tiroide"
La notizia durante la conferenza stampa della commissione parlamentare d'inchiesta
Confermati i dati: i decessi sono più di 40, i malati oltre 500

Uranio impoverito, un militare denuncia
"Moltissimi reduci operati alla tiroide"

La bonifica di un campo contaminato dall'uranio impoverito
ROMA - Molti militari italiani reduci da missioni all'estero sono stati operati alla tiroide in seguito alla presunta contaminazione da uranio impoverito. A denunciarlo un giovane soldato tornato dal teatro bellico dei Balcani e da tempo sotto controllo medico. La sua testimonianza è stata affidata a Domenico Leggiero, dell'Osservatorio militare, un'associazione che assiste gli appartenenti alle forze armate e i loro familiari.

Un'affermazione scioccante, ancora di più per le dimensioni del fenomeno, che, secondo il militare, riguarderebbe il 70 per cento dei reduci, costretti a sottoporsi da un intervento alla tiroide a titolo preventivo. Secondo le informazioni raccolte dall'Osservatorio militare, le operazioni verrebbero effettuate in un ospedale di Siena e in altre strutture convenzionate con l'esercito.

"Noi non siamo in grado di confermare queste cifre" spiega Leggiero, "ma ci aspettiamo che qualcosa si muova in Parlamento per fare chiarezza sulla questione. Anche se si trattasse soltanto della metà, si tratta di un dato comunque enorme ed è necessario poter avere accesso a queste informazioni".

E questo è l'obiettivo della Commissione parlamentare d'inchiesta del Senato sull'uranio impoverito, la cui presidente, Lidia Menapace (Prc) ha illustrato questa mattina le linee guida che verranno seguite.

Uno dei primi compiti della Commissione riguarderà la raccolta e l'analisi statistica dei dati, per le quali la Commissione intende rivolgersi all'Istat, all'Istituto superiore di Sanità, alla Direzione generale della sanità militare, ha detto la Menapace, "al fine di acquisire elementi e valutazioni di tipo oggettivo ed ufficiale".

Ad oggi, infatti, non ci sono certezze sul numero esatto delle vittime: secondo l'Osservatorio i morti sarebbero 45 e i malati 515, affetti da patologie riconducibili all'esposizione all'uranio impoverito, usato in modo massiccio negli armamenti della Nato soprattutto nei Balcani. Altre associazioni hanno dati diversi, così come diversi sono quelli forniti dalla Difesa.

Oggi non ci sono praticamente più dubbi sull'esistenza di un nesso fra i decessi e le malattie dei reduci da missioni all'estero e l'esposizione all'uranio impoverito, anche se il tema continua ad essere oggetto di forti polemiche e indagini. La commissione Mandelli, in tre successive relazioni, ha concluso che rispetto al numero statisticamente atteso le vittime nel gruppo di riferimento (i militari che hanno preso parte a diverse operazioni nelle zone "incriminate") sono quattro volte superiori, ma non è stata in grado di collegare direttamente la presenza dell'uranio ai casi di tumore registrati. E una successiva commissione di inchiesta ha sostenuto che i dati della Mandelli erano probabilmente sbagliati e sottostimati.

(22 marzo 2007)
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#5 Messaggio da laura83 »

Ciao!!per caso sono entrata in questo forum ho letto tutte queste notizie e sono rimasta sconvolta.Il mio fidanzato ha avuto un linfoma di hodgkin,sono passati 3 anni dalla scoperta, e dopo tutte le cure necessarie è guarito sta bene da tempo.Ma vi scrivo perchè...casualità prima della malattia ha fatto il militare volontario per un anno,VFA:VOLONTARIO FERMA ANNUALE,IN UNA CASERMA DI ROMA.Io non ne capisco molto,non sono molto informata sull'argomento e Non so se può essere davvero una casualità,ma con tutto quello che abbiamo sentito dire..mà!!!!!????ci sorge il dubbio.
Voi cosa ne pensate???mi date la vostra opinione?
Rispondete,Grazie!

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#6 Messaggio da bstefano79 »

ciao e benvenuta
il tuo ragazzo ha fatto missioni all'estero? se si, dove?
se non ha fatto missioni all'estero non può essere stato a contatto con uranio impoverito e quindi il fatto che sia militare non è la causa!!!

facci sapere :lol:
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Re: La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#7 Messaggio da laura83 »

non ha fatto missioni all'estero!allora è solo un caso..ho i miei dubbi... e poi proprio Linfoma,tumore riscontrato in molti militari che hanno fatto queste missioni.Io so solo ke il mio ragazzo è stato per un anno in una caserma precisamente di telecomunicazioni e ke naturalmente è stato a contatto con armi.Purtroppo ,anke se ora sta bene ,ci penso sempre!!!!!!!

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Re: La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#8 Messaggio da Alessandro »

Uranio: militare denuncia morte del figlio di 30 giorni per tumore
07 Ottobre 2009 17:30 CRONACHE

ROMA - Per oltre sei anni e' stato in servizio nel poligono sperimentale Perdas de Fogu a Salto di Quirra. Ora un sottufficiale originario della provincia di Cagliari ha denunciato, sul sito Vittimeuranio.com, la morte del figlioletto di appena 30 giorni per un tumore. Il bambino era nato con un neuroblastoma a un rene. Il decesso e' avvenuto alcuni anni fa, ma l'uomo ne da' notizia soltanto ora. Sullo stesso sito, anche la testimonianza di un militare di Cremona a cui era stato diagnosticato un tumore benigno: l'analisi dei tessuto, scrive l'uomo, ha riscontrato la presenza di ferro, titanio, rame, zinco e piombo. (RCD)

guarda caso...quante coiincidenze..anche io ho fatto servizio presso questo poligono di tiro :twisted: :twisted:

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Re: La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#9 Messaggio da bstefano79 »

http://susannaambivero.blogspot.com/201 ... ni-di.html

Poco più di una settimana fa il Parlamento ha istituito la terza, in ordine di tempo, commissione parlamentare di inchiesta per indagare sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impiegato nei siti in cui vengono stoccati ed utilizzati munizionamenti, sia all'estero che in territorio nazionale.


Alla luce di sempre più frequenti casi di malattia diffusi tra i militari dopo essere stati impegnati nelle missioni all'estero o nei poligoni di tiro l'indagine tende a verificare gli effetti collaterali dovuti all'esposizione di specifici agenti tossici quali il radon, l'uranio impoverito, l'amianto, le nanoparticelle rilasciate nelle deflagrazioni e l'effetto tossico di accumuli di vaccini.

Uranio impoverito si trova in speciali munizioni, nelle corazze dei carri armati e nelle munizioni anticarro. I casi di malattie per possibile contaminazione da uranio impoverito nel solo ambito militare, escluso quindi i civili che abitano in zone circostanti ai teatri di guerra, supera largamente i 2.500 malati (dati raccolti dalla Sanità Militare), 216 sono i morti. Non c'è un serio piano di prevenzione per le nostre truppe; in Somalia i militari USA adottavano tute di protezione, maschere e occhiali, mentre i nostri soldati hanno operato senza alcuna misura di protezione (come ha accertato la sentenza del Tribunale Civile di Firenze datata 17.12.2008), questo nonostante il comando centrale europeo della NATO abbia diramato un documento contenente la descrizione dei rischi associati all'esposizione all'uranio impoverito.
Il radon è un gas radioattivo naturale prodotto del decadimento radioattivo del radio il quale, a sua volta, deriva dall'uranio. L'Organizzazione mondiale della sanità ha classificato il radon come cancerogeno di gruppo uno, ossia come sostanza per la quale vi è evidenza accertata di cancerogenicità anche negli esseri umani.

L'amianto si trovava, fino a pochissimo tempo fa, in numerosi ambienti militari; utilizzato sopratutto nella costruzione di navi militari, in particolare nei dragamine e nelle cannoniere consegnate dalla Marina americana dopo la fine della seconda guerra mondiale dove macchinari, tubature, cabine, tutto era rivestito con il minerale tossico. L'esposizione all'amianto negli ultimi dieci anni ha ucciso oltre 300 militari imbarcati su navi imbottite di asbesto.
Vari validi indizi inducono a pensare che il massiccio, spesso eccessivo, utilizzo di vaccini su personale militare addizionato all'esposizione di altri materiali tossici, produca una miscela esplosiva per la salute che debilita fortemente il sistema immunitario.
Le esplosioni di materiale bellico causano la dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti. Nanoparticelle non presenti in natura sono state ritrovate nei tessuti di militari deceduti per tumore dopo aver partecipato a missioni all'estero.
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Angelica1981
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Re: La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#10 Messaggio da Angelica1981 »

Salve a tutti,
ho letto quasi tutti i Vostri interventi presenti in questa pagina eccezion fatta per i link indicati da Francesca.
A parte la questione relativa ai militari, volevo portare alla Vostra attenzione anche i casi in cui non c'è correlazione con l'ambiente militare ma l'incidenza del LH è comunque inspiegabilmente alta: vivo in un paese molto piccolo dell'irpinia (circa 2500 persone) dove non ci sono basi militari e da gennaio ho scoperto di avere il LH, stadio IIIA. Sono in cura. Nel mio stesso paese, dello stesso male, si sono già ammalate 4 persone (tutte donne) e una di LNH e nelle zone circostanti NON sembra essere un tumore rarissimo.
Qual è il punto? A mio avviso, come scriveva già qualcuno in un post, si tratta di fattori ambientali e in particolare credo ci sia correlazione con lo scarico di rifiuti tossici poichè a pochissimi chilometri da dove vivo è stata recentemente chiusa una discarica che avrebbe dovuto contenere solo rifiuti solidi urbani ma non ci ha creduto nessuno e si dice che in passato addirittura interi camion pieni di rifiuti pericolosi siano stati sotterrati. Vivo in una zona verdeggiante, in assenza di smog e caos ma il nemico è sottoterra.
Ho intenzione di chiedere a chi di dovere di compiere uno studio approfondito perchè, come per i militari e per le zone di Capo Teulada, questo stato dei fatti non è assolutamente normale.
Cosa ne pensate? Siete a conoscenza di situazioni similari?
Ciao a tutti.

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Re: La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#11 Messaggio da Alessandro »

nel Poligono Interforze di Perdasdefogu, in sardegna
«A Salto di Quirra cassette d'uranio »
Svolta nell'inchiesta della Procura di Lanusei dopo i vari casi di tumore e malformazioni in persone e animali
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«A Salto di Quirra cassette d'uranio »

Svolta nell'inchiesta della Procura di Lanusei dopo i vari casi di tumore e malformazioni in persone e animali


Il collaudo di un razzo nel Poligono Interforze di Perdasdefogu
MILANO - Ormai non ci sono più dubbi: nel Poligono Interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra (Pisq) c'è l'uranio. La svolta nell'inchiesta - aperta a metà gennaio dalla Procura di Lanusei per fare chiarezza sui numerosi casi di linfoma di Hodgking che hanno colpito la popolazione e alcune malformazioni negli animali - è arrivata sabato, al termine delle ispezioni ordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi in due magazzini nella base e a Capo San Lorenzo, dopo che la pioggia aveva fatto affiorare dal terreno parti di missili e di radiobersagli.

CINQUE CASSETTE - Sono state sequestrate cinque cassette metalliche dove i rilevatori hanno registrato valori di radioattività cinque volte superiori alla norma e l'intero deposito dove erano custodite. Sono stati portati via anche tutti i documenti (disposizioni interne, ordini di servizio, turni di lavoro, regolamento dei magazzini) con i quali si potranno accertare responsabilità, soprattutto sul fatto che sia all'ingresso del magazzino, sia sopra le casse, non erano stati posti i segnali necessari a distinguere la presenza di materiale radioattivo. Sabato mattina una squadra di poliziotti e vigili del fuoco specializzati, accompagnati dalla dottoressa Maria Antonietta Gatti (responsabile del Laboratorio dei biomateriali del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Modena e Reggio Emilia) e dal fisico nucleare professor Paolo Randaccio hanno fatto un sopralluogo nella base militare facendo la scoperta che forse apre definitivamente uno squarcio sull'intera vicenda. Il materiale è ora nel bunker dell'Università di Cagliari.

ORDIGNI IN MARE - Da un primo esame, il materiale potrebbe essere stato usato dall'Aeronautica tedesca durante esercitazioni effettuate negli anni '60-'70 e poi interrato dopo la bonifica, ma spetta ora agli specialisti analizzare più approfonditamente i reperti. Due settimane fa il procuratore Fiordalisi aveva ordinato il sequestro probatorio dei fondali marini davanti all'area di addestramento marino del Salto di Quirra. Sul fondale i subacquei avevano individuato numerosi ordigni a pochi metri di profondità. L'inchiesta è stata avviata per accertare se vi siano relazioni fra le esercitazioni militari effettuate nella zona e i casi di tumore e malformazioni.

DUE MILITARI - I controlli nei due magazzini sarebbero stati decisi dopo le deposizioni testimoniali di due militari, un siciliano e un campano, che hanno lavorato per due anni al Pisq, con mansioni di magazzinieri nei depositi dei materiali speciali. I due si ammalarono di linfoma non Hodgkin quando erano ancora in servizio. Sottoposti a chemioterapia, erano rientrati in servizio ma sono stati riformati dopo una recidiva delle malattia. I due ex militari avrebbero segnalato agli inquirenti anche i nomi di altri colleghi colpiti dalla stessa malattia dopo il servizio al Pisq.

«SI SPARA ANCORA» - Secondo Indipendentzia Repubrica de Sardigna, nonostante gli appelli a sospendere ogni attività per consentire lo svolgimento dell'inchiesta, nel poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra, si continua a sparare. Il movimento indipendentista sostiene di aver ricevuto allarmate segnalazioni dagli abitanti della zona di Quirra su numerosi tiri effettuati martedì 22 febbraio da un grosso cannone navale dal porto a mare di San Lorenzo. Anche nei giorni successivi sarebbe proseguita l'attività di sperimentazione, secondo gli indipendentisti condotta dall'Oto Melara, leader mondiale nella produzione delle artiglierie navali e veicoli blindati, munizioni guidate e sistemi antiaerei.



Redazione online
27 febbraio 2011


che dire....ho fatto il servizio di leva per quasi due mesi proprio in questo posto maledetto

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bstefano79
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Re: La Sindrome dei Balcani: l'uranio impoverito e i linfomi

#12 Messaggio da bstefano79 »

Angelica1981 ha scritto: Salve a tutti,
ho letto quasi tutti i Vostri interventi presenti in questa pagina eccezion fatta per i link indicati da Francesca.
A parte la questione relativa ai militari, volevo portare alla Vostra attenzione anche i casi in cui non c'è correlazione con l'ambiente militare ma l'incidenza del LH è comunque inspiegabilmente alta: vivo in un paese molto piccolo dell'irpinia (circa 2500 persone) dove non ci sono basi militari e da gennaio ho scoperto di avere il LH, stadio IIIA. Sono in cura. Nel mio stesso paese, dello stesso male, si sono già ammalate 4 persone (tutte donne) e una di LNH e nelle zone circostanti NON sembra essere un tumore rarissimo.
Qual è il punto? A mio avviso, come scriveva già qualcuno in un post, si tratta di fattori ambientali e in particolare credo ci sia correlazione con lo scarico di rifiuti tossici poichè a pochissimi chilometri da dove vivo è stata recentemente chiusa una discarica che avrebbe dovuto contenere solo rifiuti solidi urbani ma non ci ha creduto nessuno e si dice che in passato addirittura interi camion pieni di rifiuti pericolosi siano stati sotterrati. Vivo in una zona verdeggiante, in assenza di smog e caos ma il nemico è sottoterra.
Ho intenzione di chiedere a chi di dovere di compiere uno studio approfondito perchè, come per i militari e per le zone di Capo Teulada, questo stato dei fatti non è assolutamente normale.
Cosa ne pensate? Siete a conoscenza di situazioni similari?
Ciao a tutti.
Leggo solo ora, sono completamente d'accordo con te. So anche che nei pressi degli inceneritori è molto più probabile ammalarsi di LNH. Tienici aggiornati

un abbraccio Stefano
E’ domenica e in bici con lui hai più anni e respiri l’odore
delle sue sigarette e del fiume che morde il pontile
si dipinge d’azzurro o di fumo ogni vago timore
in un giorno di aprile
(Quel giorno d'Aprile F.G.)

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