Come prima cosa voglio dirVi che siete straordinari, per la tenacia e il coraggio con cui affrontate l'Infame se avessi minimamente il vostro carattere non mi troverei ad avere paura di quello che sto per raccontarVi.
A novembre, dopo un periodo stressante fatto di intenso lavoro e studio per un concorso, mi viene una febbricola, linfonodi gonfi e dolori diffusi, inizia il mio periodo fatto di esami diagnostici, esami del sangue sempre perfetti, virus assenti, solo mononucleosi e citomegalovirus presenti (solo anticorpi, la mononucleosi l'ho avuta 10 anni fa), dalle svariate ecografie fatte è risultata una milza lievemente ingrossata, che poi con il tempo è rientrata nei limiti massimi, linfonodi ingrossati ma reattivi e a detta dei medici non patologici, sono stato dall'otorino, neurologo, reumatologo, ematologo, dentista, e ricoverato in clinica e dimesso per mononucleosi (ma l'esame era sbagliato c'era scritto il mio nome con codice fiscale che non mi apparteneva, di anni 78),...sono stato sottoposto a 3 ortopanoramiche a causa di 2 denti cariati che avrebbero potuto far incazzare i linfonodi sottomandibolari, e 2 Rx toraciche i 2 proiezioni. Alla fine visto che la situazione non cambiava decido di contattare Mandelli, che dopo la visita dice che per lui al 90 % non c'è niente però un 10 % bisogna indagare perchè sono giovane e perchè sta per nascere mio figlio, allora mi prescrive una ecografia total body ed una tac total body, mi indica anche il posto dove farli. Mannaggia a me
, perchè alla fine dagli esami non è uscito niente, Mandelli ha detto :<<beh! con dei linfonodi così puoi stare tranquillo, butta il termometro e non pensare più ai dolori>>. Sono dispiaciuto perchè dovevo stare a sentire il primo ematologo consultato, anche molto bravo di Napoli, che guardando l'RX, l'ecografia e le analisi, aveva detto che dovevo smettere di indagare, perchè esistono delle virosi le quali sono difficili da individuare. Mi sento come quello che dopo un lungo percorso non ha risolto il suo problema e che è stato sottoposto ad un esame invasivo come la Tac total Body. Sono uno che cerca sempre di andare in fondo alle questioni, prima di fare la Tac ho parlato con la Dottoressa di questo Grandissimo centro d'eccellenza di Roma, e le ho detto delle mie perplessità sulle radiazioni ionizzanti, e lei mi ha risposto che non dovevo preoccuparmi perchè il loro macchinario è a basse dosi(che vuoi che sia un paio di radiografie), solo dopo l'esame ho scoperto che la loro macchina (GE lightspeed vct 64 slice) per un esame multifasico come il mio eroga una dose di raggi di all'incirca 100 mSv la stessa dose ricevuta dai liquidatori che hanno lavorato successivamente a chernobyl dopo l'incidente. Roba da mandargli Striscia la Notizia! 
. Mi sono documentato e esistono macchinari di ultima generazione in grado di ridurre la dose del 70%, come al solito noi pazienti siamo trattati sempre come numeri, soprattutto quando l'esame diventa una questione economica - l'esame è costato € 600. Scusatemi per lo sfogo ma adesso ho il terrore che questa tac abbia potuto creare nel mio organismo qualche danno proprio per la dose massiccia di RI, mi sento come una bomba ad orologeria, e il timore di non poter crescere il mio bimbo che domani compie 3 mesi mi logora. Quali sono i reali rischi?...Posso in qualche modo controllarmi periodicamete per tenere sotto controllo il rischio? Un abbraccio a Voi e che il futuro possa essere un pò più roseo per tutti. Dimenticavo Vivo a Roma.
io sono all'inizio x sconfiggere l'infame.......venissero a me tutte le radiazioni possibili cosi quando sconfiggerò l'infame potranno usarmi come antenna x i cellulari o meglio ancora come antenna tv