A settembre 2008 le è stato diagnosticato un linfoma cerebrale, con grande sollievo di tutti noi (temevamo un neuroblastoma, per cui non c'è cura).
Iniziata la chemio a ottobre, finita a gennaio con remissione del tumore e qualche esito (perdita di memoria, della capacità di attenzione, riduzione della performance in una persona fino ad allora dalla mente vivace e brillante): ci sembrava comunque un piccolo scotto da pagare, ma...
a luglio i disturbi si sono aggravati e una RMN ha mostrato una ripresa di malattia, questa volta ai lobi frontali, con lesioni minori da altre parti del cervello.
Adesso, dopo due cicli di chemioterapia ed una grave complicanza per cui è stata ricoverata in ospedale per una settimana, mia madre è come spenta, sembra andata da un'altrra parte, lasciando lì un corpo in brutte condizioni (non riesce più a camminare, incontinenza urinaria e fecale, a volte fa fatica anche a parlare).
L'oncologo è una persona fantastica, disponibile, aggiornato, ottimista, ma io non so più cosa augurarmi, quale scelta consigliare a mio padre, a mia sorella. Sono medico, loro si aspettano che io abbia le risposte, ma ho solo un grande dolore e un terribile senso di impotenza.
Finora non son neanche riuscita a piangere, ma dentro di me le sto già dicendo addio, perchè comunque non sarà più la persona che era prima, anche se sopravvivesse per qualche tempo.
Queste cose non riesco a dirle a nessuno, ma sono veramente disperata.
Conoscete qualcuno che faccia counseling per questo tipo di malattie ad Ancona? penso che potrebbe aiutarci a vivere più serenamente questa esperienza, a fare chiarezza nei nostri sentimenti, a trovare la forza di prendere decisioni difficili. AIUTO!
