Ciao Mars...
ho seguito l'evolversi della tua vicenda così come quella dei tanti che purtroppo arrivano qui a raccontarsi e ai quali non ho ancora lasciato un solo rigo...e volevo dirti che anch'io ti sono vicina...che il mio silenzio ha le sue ragioni e vorrei avere una parola per ognuno di voi, oltre che un pensiero...
Dal telefono è facile trovare un attimo per leggervi ma non è altrettanto agevole lo scrivere...quello preferisco farlo dal Pc e adesso ne sto avendo modo e voglia...non volermene....Sappi che, per come posso, ci sono pure io...
Solo una cosa mi preme dirti:
la fiducia nei medici che ci prendono in cura è fondamentale ma è altrettanto importante garantirsi quanto più possibile il meglio ...e dico questo perchè in più occasioni ho letto di situazioni che mettono in discussione quelle che erano delle certezze comuni perchè dettate da protocolli ben sperimentati, nello specifico e parlando di approccio con la malattia mi riferisco a quel diffuso dettame che, in caso di Pet intermedia positiva, e quindi anche se dalla stessa poteva evincersi una risposta parziale e non completa alle terapie, imponeva la sospensione delle terapie in atto ed il passaggio a nuovo protocollo terapeutico...
Non siamo medici...ci confrontiamo nella nostra personalissima esperienza e proprio alla luce della mia, che solo mia non è, mi permetto di esprimere un forte dubbio su scelte terapeutiche che mettono in discussione quella che era una diffusa certezza...Il cambio di protocollo in caso di risposta parziale era praticamente scontato...almeno in fase di attacco...e ciò al fine di non indebolire o, se vogliamo dirlo meglio, "avvelenare" inutilmente il fisico con farmaci che, per quanto possano essere ben tollerati(come ad esempio l'ABVD), hanno comunque la loro tossicità sul nostro organismo e sottoporre quest'ultimo ad un ulteriore stress inutile quando l'efficacia non viene appieno documentata con una risposta completa, pareva essere l'indicazione principale al passaggio ad un protocollo diverso e "più all'altezza di una malattia più tosta" che di certo va aggredita alla pari...(è a ragion di ciò che giustificano la Pet di rivalutazione dopo il secondo ciclo di ABVD...diversamente che senso avrebbe farla se poi con Pet positiva...poco o molto che lo sia...si prosegue comunque con lo schema terapeutico in atto? Tanto ne vale risparmiarsi quella bomba di radiazioni...no? Finiamo i 6 cicli e poi si tirano le somme a sto punto...no?).
Fermo restando che ognuno di noi è un caso unico anche in situazioni apparentemente identiche, è pur vero che la gestione dei protocolli trova un margine di discrezionalità nella scelta della sua applicazione, e tu stessa lo confermi quando affermi di trovarti un una "zona grigia"...e qualche dubbio a riguardo lo hai espresso così come lo hanno espresso i medici che hanno valutato il tuo caso e hanno dovuto fare una scelta a loro volta ...
Mi sento di invitarti a togliertelo quel dubbio...a fare di tutto per assicurarti la strada più indicata al tuo caso e non volermene se mi esprimo in questi termini...Non dico sia la cosa giusta ma è quello che io farei perchè abbiamo a che fare con una malattia molto subdola e che va aggredita da subito con le armi più efficaci a disposizione, ancor più in un fisico giovane e non pesantemente provato...Non sei stata molto fortunata nell'arrivare subito ad una diagnosi corretta...non è così semplice neppure quello...ma ora sai cosa devi combattere, sai che di armi ce ne sono tante e trovo giusto che tu possa assicurarti quelle che fanno al caso tuo e ancor più se c'è da decidere...da dover scegliere...
La Lombardia offre molto in campo medico, hai citato centri di eccellenza e altri ce ne sono ancora...Valuta bene se sia il caso di sedersi al tavolo di uno di questi e quantomeno sapere perchè alcuni sostengono tassativamente il cambio protocollo in caso di non risposta o risposta parziale o progressione di malattia ed altri invece non ne tengono conto manco per nulla ...Non lasciarti dietro nulla, è della tua vita che si parla e ne hai pieno diritto a pretendere di capire e di assicurarti la strategia di cure migliori e adeguate al caso tuo...
Per esperienza diretta e non, posso dirti che per quanto giochi un ruolo importante anche la fortuna, resta vero che buona parte del gioco lo fa il centro al quale ci affidiamo perchè molti di essi differiscono anche solo per strutture e mezzi...e non è poco...e mi pare di capire differiscano anche per "scuole di pensiero" e tutto questo messo insieme può fare la differenza...
Spero non aver peccato di presunzione o arroganza o invadenza...spero di non aver peccato affatto col mio dire: mi sono rivolta a te/voi come stessi parlando a mio fratello...o sorella in questo caso

... Ho espresso la mia e basta...fanne tu l'uso che ritieni opportuno di queste mie parole!
Ti auguro ogni bene...tanta pazienza e coraggio e tieni a mente che di armi per contrastare e vincere la malattia oggi ce ne sono davvero tante ...e anche tu troverai le tue, se non le hai già trovate...come di cuore spero che sia.
Un sincero e stretto abbraccio
Katy
Ah...Fortza paris!!!!
