In memoria di Fulvio, fondatore del sito.
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In breve: LMA diagnosticata circa un anno fa, tre cicli di chemio poi trapianto allogenico da donatore non consanguineo. A sette mesi dal trapianto sono in remissione completa, in condizioni fisiche abbastanza buone. Tra qualche giorno ho il controllo periodico del midollo e naturalmente il malumore inizia a farsi sentire..
Che dire? Nonostante la gravità con la quale la malattia si era manifestata, e un percorso che non è stato privo di momenti difficili, credo di potermi ritenere abbastanza fortunato. A questo punto del percorso, "passata la tempesta", ciò che comincia a pesare, è l'aspetto psicologico: la paura di una ricaduta, l'incertezza su ciò che la nuova condizione potrà determinare nel futuro, il ricordo dei brutti momenti passati in questi mesi..
Sto cercando di raccogliere qualche suggerimento su come affrontare questa problematica. Non credo di avere bisogno di terapie di supporto intensive o farmacologiche, non si tratta di depressione ma di un malessere di fondo che va e viene, vorrei solo evitare che diventasse qualcosa di peggiore o che condizionasse maggiormente la vita di tutti i giorni. Un abbraccio a tutti.