mi presento subito: mi chiamo Andrea, 28 anni di Aosta ma residente a Forlì da circa 5 anni.
Ho deciso a fatica di scrivervi e di prendere residenza presso la vostra stupenda casa oggi dopo giorni che leggevo le vostre storie, le vostre vite, dolori e gioie.
Ci ho messo un po' a decidermi perchè è un periodo particolarissimo e prima di fare il passo volevo capire se fossi pronto a rimanere nudo davanti a voi tutti, l'unico vestito è la mia fragilità e la mia paura.
Oggi sono pronto, non vi nascondo che proprio in questo momento sto piangendo come un bimbo piccolo e questo anche se doloroso mi fa star bene perchè capisco che mi sto lasciando andare ad uno sfogo e TUTTO GRAZIE A VOI E A QUESTA FAMIGLIA che GIURO, NON LASCERO' MAI a prescindere dall'evoluzione della mia storia.
Finito il prologo sdolcinato e asciugate le lacrime dalla tastiera eccomi qui a narrarvi il tutto:
Non ho avuto una vita facile mai, fin da bambino per varie situazioni famigliari abbastanza serie e mi sono dovuto arrangiare a crescere abbastanza in fretta e in buona parte da solo, dunque carattere deciso e sempre ostinato, col fatto che quando sto SU rimango SUUUUUU e quando sto GIU rimango davvero GIUUUUUU !!!
Vivo a Forlì per musica (almeno inizialmente). Chi seguiva la mia produzione artistica mi ha voluto qui in romagna ed eccomi arrivare nella terra della piadina e dei sorrisi

In questi lunghi anni mi sono preso a cuore un ragazzetto che ormai è diventato il mio fratellino, la mia ragione di vita, colui che tutto ha dato mentre molti avevano solo preso e tolto. Oggi ha 20 anni, una cresta coloratissima, ahimè tifoso dell'Inter, grande persona, da un anno ad oggi con mille sacrifici abbiamo aperto un piccolo circolino in stile anni 70 e ci siamo dilettati nel mondo del sociale e del bar


Comunque...a fine Gennaio circa lamentava dolori vari in zona pettorale, gran stanchezza, ma essendo uno che non tende a lamentarsi o a parlare troppo ha fatto scivolare il tutto.
Il dolore continuava anche solo sfiorando il suo petto, la stanchezza era eccessiva, qualche giorno di febbre e poi due palline sopraclaveari dx.
Lo mando di corsa dal suo medico che lo manda a casa con 1 oky al dì per qualche giorno e un emocromo.
La cosa non mi lascia in pace e avendo io una Dottoressa con le contropa**e, una sera durante il nostro lavoro lo prelevo di peso e lo porto dalla mia Doc. In guardia medica.
Lei subitissimo lo guarda e dopo averlo toccato e sentito narrare da me i sintomi gli ammette che sospetta o una mononucleosi aggressivissima o un problema tipo linfoma.
Al via gli esami. Consulenza con una bravissima ematologa.
Tac, biopsia di due linfonodi sotto l'ascella dx, rx toracica (refertata negativa da un mascalzone) rifatta poi dall'ematologa e refertata poi come si doveva fare già precedentemente, ecografia, prelievo osseo midollare, ecc...
Linfoma di Hodkin. Poi le varie spiegazioni e la Pet in parallelo all'inizio della terapia ABVD 6 cicli a partire da Venerdì scorso 11 Aprile.
Già da questi esami sia la mia Dott.ssa che poi è diventata finalmente anche la sua, insieme all'ematologa hanno parlato di un IV stadio B avanzato. Ieri le prime indiscrezioni sulla Pet. Coinvolti i soli linfonodi sopra la linea del diaframma, una machia di 4 cm al polmone sx, qualcosa sulle ossa dell'anca sx, qualche segno sul manubrio mediastinico o come si dice e all'omero. Del midollo ancora zero notizie.
Che dire di altro se no che lo sconforto è totale? La paura che non ce la possa fare. Lui per ora è sereno e crede molto nelle cure, io sono a terra. Non so davvero a chi e cosa credere. Capire se è davvero fattibile guarire in questa condizione o se sono solo parole di speranza molto carine ma in parte vane.
Dopo la prima terapia qualche nausea e tanta stanchezza da tenerlo a letto, sono passati 4 gg esatti oggi e stava appena appena meglio...
Io mi rimetto alle vostre storie, vite...e spero tanta sincerità.
I medici, compresa la mia Doc. sono persone amiche e fantastiche, ma un medico rimane pur sempre un medico. Ha la sua visione. Che per ora secondo loro è positiva, cioè...la cosa non li preoccupa piu' di tanto...sostengono che uno stadio del genere in un fanciullo di 20 anni non li sconforta ne da dubbi sulla riuscita delle cure...io non so cosa pensare davvero.
Qui invece ci sono le lacrime, i sorrisi e la pelle mista all'anima di chi ci è passato o ci sta passando e ho bisogno di nuotare tra di voi...di sapere...capire e rendermi utile, a lui, a voi e a me stesso!
Grazie ragazzi, a tutti.
Con affetto...e scusate se mi sono dilungato,
Andrew.