Ciao Kikka...
la tua storia mi tocca in modo particolare per tante ragioni...una delle quali è il modo in cui la vita ti ha mostrato, senza un margine di spazio temporale, le due verità con le quali tutti spesso dobbiamo fare i conti: il sapore dolce della gioia più grande, quale può essere per una donna la nascita di un figlio, e l'amaro della sofferenza...Tutto ciò in troppo breve tempo a minare la tua serenità e quella di coloro che ti stanno accanto ...
Non voglio usare quelle che potrebbero sembrare "parole di circostanza"...è col cuore che ti parlo adesso: la LLC è ad oggi una malattia cronica per la cura della quale molto ancora c'è da fare ma non pochi progressi sono stati fatti nel corso del tempo in merito alle terapie che oggi riescono a tenerla a bada magari con la stessa efficacia me di certo con minori effetti collaterali legati alla tossicità dei farmaci utilizzati e coadiuvati dall'introduzione nei protocolli di cura degli anticorpi monoclonali...
Quella che era considerata una "malattia degli anziani", oggi interessa individui sempre più giovani e questo sta indirizzando l'impegno dei ricercatori che, se fino a poco tempo fa erano prioritariamente mossi a garantire una discreta sopravvivenza di chi già una buona porzione di vita l'aveva vissuta, oggi ...senza sosta...lavorano per portare i pazienti alla guarigione, ragion per cui prendere tempo con remissioni sempre più durature è solo un punto di partenza tutto a favore del paziente.
Questo per quanto riguarda le cure ma per ciò che riguarda il paziente, son convinta che lo stato d'animo e la forza con la quale si affronta la malattia, giochino un ruolo altrettanto coadiuvante alle cure: non è facile...me ne rendo conto e provo a cercare di capire come ci si possa sentire con una minaccia continua addosso ma, di contro è grande forza e fiducia che ti invito a raccogliere dentro di te ed a tirarla fuori nei momenti di umana paura e sconforto perchè serve!!!
Per quanto le tue forze fisiche ti permettono di fare, vivi...reagisci... tenendo a mente che quelle forze diminuiscono col calare dell'umore e che a nessuno di noi, sani, apparentemente sani o toccati già dalle malattie, è dato di sapere cosa potrà accadere domani: la nostra debolezza psicologica ci rende più vulnerabili nel fisico e la malattia, in un fisico debole, fa meno fatica a farsi strada: NON PERMETTERLO!!!!!!!
C'E' TANTA SPERANZA...C'E' TEMPO PER SPERARE e già solo per questo devi ritenerti più fortunata di chi questo tempo non l'ha avuto ...
Ti auguro ogni bene mentre, con tutta la mia insitenza e le mie troppe parole, disturbo "la Suprema Corte" sperando che, stanchi di sentirmi, mi accontentino pur ti togliersi una simile rompiscatole dai piedi...
Per te e per tuti qui una valanga di quei rituali incroci che male di certo non fanno
Katy
P.S.
Una cosa mi preme dire: non sono malata di LLC e manco una "linfomata" e forse questo mi toglie, rispetto a chi la malattia ce l'ha addosso, il diritto di parola ma una cosa lascio detta qui : se la malattia colpisce una persona che ami, colpisce allo stesso modo te ed oso dire che fa male alla stessa precisa maniera se non di più! Così è per me...