Fede

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Tiziana
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Fede

#1 Messaggio da Tiziana »

Ciao a tutti.

Volevo propore un argomento di discussione se vi va e vi interessa:

Leggo abbastanza spesso di persone che cercano o hanno
cercato forza e supporto nella fede mentre ho notato che
altri non ne parlano mai.

Mi piacerebbe capire il ruolo della fede nel vostro percorso.
*****************
Tizi

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Silvia63
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#2 Messaggio da Silvia63 »

Ciao Tizi,

hai proposto un argomento davvero interessante, anch'io ho notato che alcuni ne parlano ed altri no, ed io, pur rispettando le idee ed opinioni di tutti sono dalla parte di coloro che non ne parlano. Io personalmente, pur vivendo con principi ed una morale rispettosa, non ho mai sentito l'esigenza di affidarmi ad un Dio che a mio parere non c'è.
Credo nelle risorse umane, come unica fonte da cui attingere forza e coraggio.
Pur avendo queste idee, diciamo atee, mi sono sempre confrontata senza problemi o pregiudizi (proprio perchè rispetto le opinioni di tutti) con persone che nutrono fede ed anche grande fede.

Non mi sento di dire chi affronta meglio, in questo nostro caso il dolore di una malattia, su tutti i fronti ho sempre visto tanta dignità.
Sempre a piccoli passi, fino al raggiungimento delle nostre mete.

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Sabrina
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#3 Messaggio da Sabrina »

L'argomento è senza dubbio interessante e io mi rispecchio molto nelle parole di Silvia.

Ho notato anch'io che alcuni accennano al discorso fede, ma non ho mai espresso un parere per timore di sollevare un vespaio.

Io sono cresciuta in una famiglia con papà cattolico e madre ebrea, pertanto non ho avuto un'attenta educazione religiosa. Ho frequentato la parrocchia fino all'adolescenza, dopodichè delusa da persone che in quell'ambito predicavano bene ma razzolavano male, mi sono allontanata, mettendo in discussione quanto mi era stato insegnato. Poi con gli anni e la maturità, ho imparato a non fare di tutta l'erba un fascio.

Sia durante che dopo la malattia non ho mai pregato o chiesto aiuto perchè non mi ritengo degna di averne, considerate le mie idee, e ho preferito essere coerente. Anzi, ho sempre pensato che sarei addirittura stata punita se avessi chiesto aiuto solo nel momento del bisogno.

A volte però sono meno coerente, dato che ogni tanto vado in chiesa e chiedo del bene per le persone che mi sono care. Sinceramente però, non so bene a chi rivolgo queste richieste.

Posso quindi dire che non mi sono aggrappata alla fede nel mio percorso di malattia. Credo di più, come dice Silvia, alla forza delle persone a anche al destino, nel quale credo fortemente. Credo nella tenacia e nella costanza e un po', anche nella fortuna.

Viene da chiedersi se Dio esiste davvero, come possa permettere certe cose, e non mi riferisco solo alle malattie. E non credo alla versione che c'è un disegno per tutto e che se veniamo messi di fronte a certe prove è perchè c'è un motivo. Io il motivo non riesco a "leggerlo", ma non mi riferisco a mie vicende personali, ma a storie che si leggono e si sentono, ben più gravi delle mie.

Può anche darsi che sia meno fortunata rispetto a chi crede, perchè in effetti, più volte ho pensato che chi ha fede, ha un supporto in più.

Però mi chiedo anche quanto scotti la delusione quando questa fede non trova un corrispettivo.

Rispetto comunque le idee di tutti e non ho mai considerato questa mia visione delle cose, come la più giusta.
Noi, toccati dalla sofferenza, ci vogliamo un bene speciale (Anonimo)
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Il mio diario di bordo:
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flavia
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Re: Fede

#4 Messaggio da flavia »

Nel mondo sono tanti pareri,ma la vera fede in Dio ti da la guarigione dell'anima , del corpo e la vita eterna.La fede non è una religione ;la fede è una relazione personale con Dio vivente per mezzo di Gesù Cristo.
Nella malattia della mia madre,quando la speranza non c'era più,solo la fede in Cristo l'ha aiutata !
Quando preghiamo ,cosi dobbiamo sentirci, indegni,però dobbiamo pregare cosi come siamo,perchè Gesù accetta tutti .
"A una sola cosa tendi e cerca col tuo volere:essere a te stesso bello in ogni cosa che fai !"(Marco Aurelio)

laura
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Re: Fede

#5 Messaggio da laura »

Io mi rispecchio molto nelle parole di Sabrina.
Ad essere sincera, all'alba dei 29 anni penso di avere le idee non del tutto chiare sull'argomento.
Sono cresciuta in una famiglia cattolica, con genitori tutt'ora credenti e praticanti, frequentando l'oratorio fino ai 14 anni, e se devo essere sincera questa fede l'ho sempre vissuta più come un'imposizione che qualcosa di mio.
Credo che ci sia un Dio, una forza superiore diciamo, che però non riesco a comprendere bene. Sicuramente non credo nella Chiesa e nemmeno in chi la rappresenta, per me è un discorso individuale, che deve essere distante da regole ferree e imposizioni, che non siano quelle dettate dal buonsenso di ognuno di noi.
Penso che l'altruismo, i sentimenti positivi, le buone azioni paghino, ma indipendentemente dal credo religioso.

Durante la malattia non mi sono aggrappata alla fede, come ha detto Sabrina mi sembrava una soluzione di comodo, ho avuto esattamente gli stessi suoi pensieri, quindi ho evitato di chiedere un aiuto dettato solo dalla paura e dalla disperazione. Però, nonostante questo, questo periodo nero mi ha riavvicinata alle preghiere, e quando lo faccio ringrazio per essere qui, per le cose belle che ho, e prego per la salute e la serenità dei miei cari, che è quello a cui tengo di più. Per me mai, comunque vadano le cose.
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vespa72
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Re: Fede

#6 Messaggio da vespa72 »

Argomento interessante.
La fede, questo mistero al quale ognuno si avvicina in modo più o meno coinvolgente.
Se Laura ha dubbi a 29 anni, io che devo dire? A 37 anni sto rimettendo tutto in discussione: la fede, la vita, il mio pensiero.
Ho frequentato la Chiesa fin da piccola e sono sempre stata attiva in parrocchia. Ma dopo aver lavorato a stretto contatto con suore e preti per diversi anni, mi rendo conto che la mia fede è stata più in imposizione che una scelta. Ricordo, con un sorriso, la prima volta che non ho fatto la comunione: pensavo che un fulmine mi avrebbe colpito in pieno.
Mi sono sposata in Chiesa perchè ci crdevo, ora credo solo in mè stessa.
E' un pensiero un pò egoistico eppure in questi mesi di malattia, mai una volta ho rivolto una preghiera, mai una volta sono andata in Chiesa e questo mi ha fatto pensare.
O forse non vado più in Chiesa perchè non mi sento un buon esempio.
Comunque ho sempre rispettato, e lo faccio tutt'ora,le idee altrui.
Ma quando si parla di fede io penso sempre a tutte le religioni del mondo e mi piacerebbe conoscerle e studiarle a fondo: per capire bisogna conoscere.
Insomma queste sono comunque riflessioni personali che ancora sto maturando. L'argomento è intrigante e mi ha ispirato questi pensieri. Li ho scritti di getto, senza riflettere e quindi spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno.
Grazie Tiziana per questo spazio

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flavia
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Re: Fede

#7 Messaggio da flavia »

Sono molto contenta e voglio ringraziare anche io a Tiziana per questo argomento...,e bene che ogniuno di noi dice il suo parere :clap :clap :clap
Or la fede è certezza di cose che si sperano,dimostrazione di realtà che non si vedono.Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa !!!.....io credo che c'è una chiesa che significa l'unita dei credenti ,che c'è una fede,un solo Dio-Dio della Bibbia,che la salvezza si riceve per grazia mediante la fede in Cristo ,che per il peccato del uomo ci vuole un redentore e salvatore-Gesù Cristo e che esiste la vita eterna.Con tutto questo, la fede è una questione personale perciò non si può imporre a nessuno e dunque tutti gli altri tipi di credenze sono rispettate! ****appla
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flavia
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Re: Fede

#8 Messaggio da flavia »

......Il mio pensiero per oggi...
Se le cose possono andare male,esse possono andare anche bene.Se il infame può operare,anche Dio lo può.
La fede è per il giorno della calamità,ma è proprio allora che alcuni credenti smettono di credere.I miracoli accadono a coloro che vivono la vita di fede.
Questo è il grandioso disegno di Dio per noi. ****appla
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Re: Fede

#9 Messaggio da Ander84 »

Solo ora vedo questa discussione e con piacere ne prendo parte,visto che la fede è per me una cosa FONDAMENTALE!!!
Io credo in Dio,e nello specifico nel Dio cattolico.e lo dico senza paura di essere etichettato come bigotto.ho avuto un'educazione cattolica come quasi tutti credo,ma i miei non mi hanno mai obbligato a seguire gli insegnamenti della chiesa.siamo una famiglia normale,nessun appartenente a CL o robe del genere (lo chiarisco perchè appena dici che ogni domenica vai in Chiesa,che credi in Dio e in Gesù il dubbio che tu sia un appartenente a qualche "setta" intransigente si fa subito spazio nella mente e negli occhi di chi ti ascolta,soprattutto se ha meno di 40anni).comunque...La Chiesa e i suoi insegnamenti li ho seguiti io,da solo.questo per chiarire la situazione.

Penso che nel mondo di oggi ci si preoccupi di tante cose...ci si faccia domande su tutto,ma che spesso si eviti quella fondamentale "PERCHè VIVIAMO?".Pascal disse "LA SENSIBILITà DELL'UOMO PER LE COSE PICCOLE E L'INSENSIBILITà PER LE COSE GRANDI è INDIZIO DI UNO STRANO PERVERTIMENTO".tutti noi,colpiti da malattie potenzialmente mortali,abbiamo avuto il dono di saper dare il giusto peso alle cose della vita,non lo sprechiamo!!!

c'è chi ha paragonato la nostra condizione a quella di chi si sveglia su un treno che corre nella notte.da dove è partito quel treno su cui siamo stati caricati,non sappiamo quando e perchè?perchè questo treno e non un altro? c'è chi si accontenta di esaminare il suo scompartimento,di verificare le dimensioni dei sedili,di analizzare i materiali.per poi riaddormentarsi tranquillo:ha preso coscienza dell'ambiente che lo circonda,tanto gli basta,il resto non è affar suo.Chè se poi l'angoscia dell'ignoto prenderà alla gola,ci sarà sempre modo di scacciarla pensando ad altro.

senza voler offendere nessuno,io sono dell'opinione che pensare che non esista niente...che tutto sia frutto del caso,che l'universo sia nato da una super-molecola sia molto più irrazionale del credere in Dio.in qualunque Dio.e credo anche che sia necessario prendere una posizione,o per lo meno provarci,con tutte le nostre forze...senza aspettare che la risposta arrivi da sè.

a volte mi chiedo se è più strano nascere o morire.da un lato l'ostetrica dall'altro il becchino...e oltre di loro l'ignoto.la malattia mi ha spinto ancora di più ad indagare sul perchè della vita.come ho già detto è stato un grande dono,che condivido con voi!

Perchè viviamo?come ho detto,io credo che la risposta a questa domanda possa e debba essere cercata,e intuita anche.Certo è una ricerca difficile...da un lato c'è il cuore che ci spinge a sperare nell'aldilà e dall'altra la ragione,quella "scientifica".ma il fossato fra i due può essere colmato.e chi lo colma secondo me è Cristo.e questo non perchè lo dice la Chiesa.io credo in Cristo e di conseguenza nella Chiesa,non viceversa.La ragione stessa cioè,se impiegata sino al limite delle sue possibilità,può portare a "scommettere" sul Mistero della verità del vangelo.
"Di Gesù non si parla tra persone educate"...così inizia uno dei libri che ha rafforzato la mia fede.e continua "con il sesso,il denaro,la morte,Gesù è tra gli argomenti che mettono a disagio in una conversazione civile".eppure nessuno come lui ha cambiato la storia.l'ha spezzata in due.e se la storia su di lui fosse vera?io credo proprio che valga la pena provare a capirlo.per tutti quelli interessati al "problema",mi sento di consigliare la lettura di I PENSIERI di Pascal.e soprattutto di un libro...o meglio di un autore...Vittorio Messori (che proprio a quei Pensieri di Pascal si ispira).Autore educato tra anticlericalismo e agnosticismo poi convertito.ha scritto dei libri-inchiesta davvero belli,e soprattutto attendibili.

concludo con un'altra citazione di quel geniaccio di Pascal:
"O DIO ESISTE O DIO NON ESISTE.PER QUALE DI QUESTE DUE IPOTESI VOLETE SCOMMETTERE?
Per nessuna delle due.La risposta giusta è non scommettere affatto.
VI SBAGLIATE.PUNTARE è NECESSARIO,NON è AFFATTO FACOLTATIVO.ANCHE VOI SIETE INCASTRATO"

spero che qualcuno sia riuscito ad arrivare infondo al mio SUPER-PROLISSO intervento.

a preeeeeeeeeeeeeeeeeeesto :rido: :rido: :rido:
L'ultimo passo della ragione è riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano

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flavia
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Re: Fede

#10 Messaggio da flavia »

Non ho puntato sulla mia religione perchè la religione per me non è cosi importante come è la fede,la religione non mi ha dato la salvezza e non mi ha aiutato a niente.
Anche se appartengo ad una famiglia morale,credente,dovevo io capire personalmente cosa vuol dire Gesù per me,e grazie Dio ho avuto un giorno quando ho capito che le opere buone non bastano e che sono salvata per grazia e fede nell opera del Signore Gesù.Le opere buone sono soltanto i frutti che nascono spontaneamente da un'anima salvata.La salvezza di Dio è un dono gratuito e non qualcosa da conquistare con dei meriti e degli sforzi personali.
Io sono di religione evangelica e credo nel Dio vivente della Bibbia che siè rivelato per mezzo di Gesù Cristo(il centro del cristianesimo),non nell Dio della religione evangelica ,non nell Dio della religione catolica,non nell Dio della religione ortodossa, perchè la religione è creeata dagli uomini e possono togliere o agiungere ad esse cosa vogliono ,però Gesù è lo stesso,cosi come dice anche la bibbia "Gesù è lo stesso ieri,oggi e in eterno"e cerco ogni giorno che la parola di Dio sia al primo posto nel mio cuore **ros
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