cura dell'estetica durante la chemio

Qui si trovano spiegazioni sui diversi protocolli e modalita' di somministrazione
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francesca
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cura dell'estetica durante la chemio

#1 Messaggio da francesca »

Non è un aspetto inutile o superficiale....Certo rispetto alla guarigione è una briciolina, ma se durante le cure si può anche evitare di avere la percezione fisica di essere malati...io dico perchè no?! Se hanno creato un centro apposito dei medici competenti evidentemente è un aspetto importante per molte persone, anche perchè non tutti siamo forti e sicuri di noi stessi allo stesso modo e un aiuto in questo senso può essere utile ad affrontare con maggiore positività e grinta le cure e il periodo ad esse successivo.

Dal Corriere di oggi:
Anche il medico estetico per chi fa chemio
I pazienti ricevono, gratis, la consulenza di specialisti che li aiutano a risolvere i problemi causati dalle cure a pelle, unghie e capelli.



MILANO – C’è chi lo considera un lusso inutile e chi invece ne fa una malattia nella malattia: guardarsi allo specchio, per una persona alle prese con un tumore, può non essere un momento facile. Capelli, pelle e unghie spesso risentono delle terapie anticancro e, insieme alle cicatrici lasciate dal bisturi, finiscono a volte per segnare (non solo fisicamente) i pazienti, la loro grinta, il piacere di stare con gli altri.
Ma c’è un’esperienza particolare (unica, a quanto ci risulta) da raccontare, quella di una squadra di medici per i quali la cosmesi ha a che fare con qualcosa di più della vanità. Succede a Roma, dove, da alcune settimane e dopo oltre un anno di “prova”, ha preso ufficialmente il via il servizio di medicina estetica presso l’ambulatorio di oncologia medica dell’ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina.
Tutti i martedì mattina, i pazienti che si sottopongono a chemioterapia o che sono in attesa della seduta di radioterapia possono incontrare specialisti ed avere una consulenza totalmente gratuita su come preservare o recuperare un buon aspetto, oltre al cosiddetto look management, ovvero suggeriment su come truccarsi e quali prodotti usare in sicurezza, come minimizzare cicatrici o ridisegnare le sopracciglia momentaneamente assenti, come acconciarsi o vestirsi in armonia con un corpo che è cambiato e con cui bisogna imparare a convivere.
Il servizio viene portato dentro l’ambulatorio di oncologia, senza aspettare una richiesta da parte di pazienti che in quel momento hanno tutt’altro per la testa o magari si sentirebbero poco legittimati a preoccuparsi del proprio aspetto. «Non si paga un ticket, non serve nessuna impegnativa, ma è un plusvalore offerto dall’ospedale alle persone che si affidano a noi - sottolinea Fulvio Tomaselli, coordinatore dell’attività - e rientra nel programma di assistenza oncologica, che prevede la collaborazione di dietisti, fisioterapisti, assistenti sociali, psicologi».
L’idea nasce dall’osservazione di pazienti con esperienza di cancro e dal dialogo tra il dipartimento di medicina estetica, diretto da Carlo Alberto Bartoletti, e quello di oncologia medica, diretto da Vittorina Zagonel. Una volta avviata la fase di sperimentazione, nell’ottobre 2004, si è capito che questo tipo di proposta veniva accolta molto bene da malati e familiari: circa 500 visite e 170 persone seguite fino ad oggi, donne e uomini di tutte le età.
La consulenza, affidata a Gloriana Assalti, cosmetologa e farmacista, è mirata sui danni delle terapie più che su quelli della malattia. «Alcuni farmaci anticancro - spiega ancora Tomaselli - colpiscono capelli, ciglia e soprattutto la pelle, con acne, disidratazione, irritazioni, arrossamenti, comuni anche alle cure radianti. Cerchiamo di prevenire il danno eccessivo, poiché alcune forme gravi di secchezza cutanea possono arrivare a limitare la motilità degli arti: la pelle dura che si spacca può causare dolori anche intensi a mani e piedi, facilitando la caduta delle unghie, che poi difficilmente ricrescono come prima». Ai pazienti in difficoltà si insegna come detergere, idratare e proteggere la pelle in queste fasi particolari, utilizzando cosmetici molto attivi e dando indicazioni sui prodotti sicuri per il trucco. «Forniamo noi tutto quello che riteniamo necessario, grazie ad accordi con le aziende produttrici - puntualizza Tomaselli - e proponiamo interventi con una risposta rapida: in una settimana il paziente deve vedere dei risultati».
Il tempo è infatti una variabile importante, perché prevenire i guai più fastidiosi aiuta a mantenere una buona qualità della vita, e sentirsi curati a volte regala una marcia in più nel cammino verso la guarigione. Uno spirito che non viene meno neanche quando invece la situazione è grave. Fulvio Tomaselli ricorda con particolare intensità la prima paziente che usufruì del servizio: «Era una donna bella e giovane - racconta - sui trentacinque anni, ma spossata da un decennio di cure intense, sofferente per bolle e croste causate dalle terapie radianti. Abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità e credo che l’abbiamo aiutata a ritrovare un po’ di serenità».
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’iniziativa è apprezzata anche dai pazienti maschi, che sono poco meno della metà degli assistiti: «Più o meno giovani, chiedono pressappoco le stesse cose delle donne - dice Tomaselli - ed esprimono un disagio che non è solo estetico. Molti di loro non vogliono manifestare la malattia, non vogliono che il mondo veda la loro sofferenza. Chi è colpito da un cancro può reagire in modi opposti: c’è chi esibisce la malattia come una medaglia di guerra e chi invece la nasconde come una vergogna, temendo il giudizio di questa nostra società che scarta i “deboli”. In generale, posso dire che i pazienti del mio reparto tengono ad esternare sicurezza e positività, non si piangono addosso e hanno una gran voglia di affrontare le cose, mostrando, anche col proprio aspetto, che la vita continua. E noi siamo qui per aiutarli».
Donatella Barus
04 dicembre 2006

Questo è il link dell'articolo
http://www.corriere.it/sportello-cancro ... tica.shtml
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