STRATEGIE PER UNA VITA SICURA DOPO IL TRAPIANTO DI MIDOLLO

Questa parte de forum contiene informazioni su precauzioni da prendere pre e post trapianto e differenze tra le varie tipologie di trapianto.
E' totalmente gestita da Stefano (Stef.t) che opera professionalmente da oltre 20 anni in uno dei principali centri di ematologia e trapianti della toscana .
In quest'area ,per non creare confusione, non è possibile scrivere messaggi ma solo leggere le indicazioni.

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STRATEGIE PER UNA VITA SICURA DOPO IL TRAPIANTO DI MIDOLLO

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STRATEGIE PER UNA VITA SICURA DOPO IL TRAPIANTO DI CELLLULE STAMINALI DA PERIFERICO, CORDONE O MIDOLLO OSSEO

(a cura di Stef.t)


Premessa:


Prima di iniziare mi preme chiarire che lo scopo di questa “mini guida” è quello di condividere con tutti informazioni ed indicazioni utili alle persone dimesse dopo un trapianto di midollo osseo per favorire il processo di recupero e far si che venga vissuto più serenamente possibile, ma non ho nessuna intenzione di sostituire le indicazioni che vengono fornite dai vari Centri Trapianti che sono e restano il principale punto di riferimento per chi si deve sottoporre a trapianto e/o chi è appena stato dimesso.


Oramai da diversi anni la medicina si basa sulle “Evidenze”, cioè su dati certi, derivanti da studi effettuati e pubblicati su fonti medico scientifiche.

Riporto di seguito, quasi integralmente, le indicazioni date da una delle più importanti “autorità” mondiali per quanto riguarda la prevenzione ed il controllo delle infezioni: Centers for Diseas Control and Prevention (CDC) di Atlanta sono indicazioni che definirei “Forti” perché nate da una ampia revisione/valutazione dei dati provenienti da questi studi.


Vi consigliamo di leggerle attentamente in modo da rendervi conto di quanto sia complesso e variegato l’argomento “Prevenzione delle Infezioni”; abbiamo comunque cercato di evidenziare alcuni aspetti molto importanti legati alla quotidianità, specialmente nel periodo post dimissione.

Prevenzione delle infezioni trasmesse con il contatto diretto:

La prima e più importante indicazione per la prevenzione delle infezioni è “il lavaggio frequente ed accurato delle mani” che deve essere eseguito con un sapone antimicrobico e acqua.

Per esempio, le mani devono essere lavate
• prima di mangiare e di cucinare;
• dopo il cambio dei pannolini;
• dopo aver fatto giardinaggio o aver toccato piante o la spazzatura;
• dopo aver toccato animali domestici o altri animali;
• dopo aver toccato secrezioni o escrezioni o cose che possono essere state a contatto con feci
umane o animali (per esempio abiti, effetti letterecci, seggette del water o padelle);
• prima e dopo avere toccato delle ferite
• in tutte le altre situazioni in cui esiste un “ragionevole dubbio”.


Il coscienzioso lavaggio delle mani è fondamentale per i primi sei mesi dopo il trapianto e durante gli altri periodi di sostanziale immunosoppressione (per es. GVHD, uso di steroidi sistemici, o ricaduta della malattia di base per cui si è effettuato il trapianto).

Gli adulti devono supervisionare i bambini trapiantati nel lavaggio delle mani.


Prevenzione delle infezioni respiratorie:
Per prevenire le infezioni respiratorie dopo la dimissione, i trapiantati devono osservare le seguenti precauzioni:

• Un frequente e attento lavaggio delle mani è fondamentale, ma i trapiantati devono anche evitare di toccare le loro mucose, a meno che si siano precedentemente lavati le mani.

• E’ necessario evitare contatti ravvicinati con persone con malattie respiratorie. Quando questi contatti sono inevitabili, le persone con malattie respiratorie dovrebbero essere incitate a lavarsi le mani frequentemente e a indossare una mascherina chirurgica o, almeno, tossire e starnutire in un fazzoletto di carta monouso. Oppure sono i trapiantati che possono indossare una mascherina.


• E’ importante evitare aree affollate (per esempio i centri commerciali o gli ascensori pubblici) dove sono più probabili contatti ravvicinati con persone con malattie respiratorie.

• E’ utile sapere che certi lavori e occupazioni (per esempio lavorare in ambienti sanitari, scuole, prigioni, o centri di accoglienza per vagabondi) possono aumentare il rischio di esposizione al Mycobacterio tubercolosis, quindi è sempre buona regola fare presente ai i medici del centro di riferimento questa eventuale condizione.


• Evitare luoghi dove si costruisce o dove si scava o altri ambienti carichi di polvere per i primi sei mesi dopo il trapianto e nei periodi di immunosoppressione già nominati per evitare esposizione alle muffe. I ricercatori indicano anche che i trapiantati che vanno in ambulatorio per visite debbono essere avvisati sul percorso stradale per arrivare al centro trapianti che eviti o minimizzi l'esposizione ai luoghi dove siano in corso delle costruzioni.

Fumare tabacco e esporsi al fumo di tabacco sono fattori di rischio per adulti e ragazzi di contrarre infezioni batteriche, di conseguenza è meglio per i trapiantati non fumare e evitare il contatto con il fumo di tabacco. Comunque, nessun dato è stato trovato che specificatamente valuti se il fumare o l'esposizione al fumo di tabacco è un fattore di rischio per contrarre infezioni opportuniste.
Un dato certo, però, è che il fumo contribuisce a favorire l’insorgenza e/o peggiorare la condizione di Gvhd polmonare nelle persone che hanno fatto un trapianto Allogenico; i ricercatori riportano che il fumare marijuana può essere associato con l'insorgere di una aspergillosi polmonare invasiva nelle persone immunocompromesse, compresi i trapiantati di midollo osseo.


Prevenzione delle infezioni trasmesse tramite contatto diretto e tramite trasmissione respiratoria:

Fino al completo recupero immunologico è necessario evitare il giardinaggio o il contatto diretto con il terreno, le piante e i loro aereosol per ridurre l'esposizione a potenziali patogeni, se questo non fosse possibile è consigliato l’uso di guanti monouso ed un successivo lavaggio accurato delle mani.
Le persone, la cui occupazione prevede il contatto con animali (per esempio veterinari, commessi di negozi di animali, contadini, o lavoratori del macello) corrono un rischio più alto,sebbene i dati siano insufficienti per giustificare una generale raccomandazione per i trapiantati di svolgere i suddetti lavori, questa esposizione deve essere evitata durante i primi sei mesi dopo il trapianto e durante gli altri periodi di sostanziale immunosoppressione.

Il possesso di animali da compagnia può esporre i trapiantati ad alcun potenziali rischi infettivi che possono essere evitati con opportune precauzioni.
In generale i trapiantati e i pazienti in corso di chemioterapia devono minimizzare i contatti diretti con gli animali, in particolare quegli animali che sono malati (per es. che hanno diarrea). Le persone immunocompromesse che scelgono di possedere animali domestici devono essere molto più vigili sul loro stato di salute degli altri proprietari. Questa raccomandazione vuol significare che bisogna rivolgersi subito alle cure del veterinario quando si sospetta una malattia del proprio animale domestico per minimizzare la possibile trasmissione di infezioni dall'animale domestico al padrone. Il nutrimento degli animali domestici solo con cibo commerciale di alta qualità riduce la possibilità di malattie da cibi alterati o contaminati, questo riduce il rischio di trasmissioni di malattie dall'animale al trapiantato.

Se uova, pollame, o prodotti di carne sono dati all'animale domestico come aggiunta, queste devono essere ben cotte. Qualunque derivato del latte dato all'animale domestico deve essere pastorizzato.
Agli animali deve essere impedito di dormire sul letto o sul divano usato dal trapiantato, di bere l'acqua del water e di avere accesso alle immondizie; gli animali non devono cercare cibo tra i rifiuti, cacciare o mangiare le feci di altri animali.

Evitare di pulire le lettiere, le gabbie, gli acquari o gettare i rifiuti degli animali, se questo non è evitabile, è necessario indossare guanti usa e getta durante queste attività e lavarsi bene le mani subito dopo.

Evitare di adottare animali domestici malati o troppo giovani ( per esempio <6 mesi per i gatti) e qualunque animale randagio. Qualunque animale domestico che abbia un episodio di diarrea deve essere controllato da un veterinario.
I trapiantati e i candidati al trapianto non devono avere contatti con: serpenti, pulcini, anatroccoli, lucertole, tartarughe, o iguana per ridurre il rischio di contrarre la salmonellosi.

Prevenzione della Toxoplasmosi:
E’ bene ricordare che La maggior parte dei casi di toxoplasmosi avviene attraverso l'assunzione di carne poco cotta, ma esiste anche un rischio concreto di contrarre la toxoplasmosi dalle feci di gatto.
Non è importante allontanare l’animale ma è tassativo seguire alcune regole comportamentali mirate a limitare la possibilità di contagio; i gatti domestici non hanno bisogno di essere testati per la toxoplasmosi.
La lettiera del gatto non deve essere posta nella cucina, nella sala da pranzo o in altre aree dove sia preparato o mangiato il cibo; le lettiere devono essere pulite giornalmente, possibilmente da altre persone che non siano i trapiantati durante i primi sei mesi dopo il trapianto e durante i periodi di sostanziale immunosoppressione (per es. GVHD, uso di steroidi o ricaduta di malattia). Se i trapiantati svolgono questi compiti durante i primi sei mesi dopo il trapianto e durante i seguenti periodi di sostanziale immunocompromissione (GVHD, uso di steroidi sistemici, ricadute) essi devono indossare guanti monouso ed eventualmente una mascherina per evitare di respirarne le polveri .
Le feci del gatto (ma non la lettiera) possono essere scaricate nella toilette.
E’ importante evitare che il gatto abbia contatti con altri gatti randagi ed altresì importante evitare di toccare gatti randagi in quanto non controllati e potenzialmente malati.
I gatti devono essere nutriti solo con cibo in scatola o essiccato o con cibo fatto in casa ma ben cotto, non con carne cruda o poco cotta, per eliminare la possibilità di causare una malattia che potrebbe essere trasmessa dal gatto al trapiantato.
Se esistono dei luoghi di gioco per bambini con della sabbia questi dovrebbero essere coperti quando non usati per evitare che i gatti la sporchino. I trapiantati devono evitare di bere latte di capra fresco per diminuire il rischio di contrarre la toxoplasmosi.

Sicurezza dell'acqua e delle altre bevande:


I trapiantati devono evitare di camminare, attraversare, nuotare o giocare in acque chiuse, come stagni o laghi, perchè è possibile che queste siano contaminate da liquami o scorie animali o umane. Nel primo periodo sono sconsigliati anche i bagni termali.

I trapiantati non devono usare acqua di pozzi privati o pubblici in comunità con popolazione di numero limitato perchè i test microbici per evidenziarne la contaminazione sono eseguiti troppo poco di frequente.

Queste precauzioni includono il divieto di bere alle fontane e l'uso di cubetti di ghiaccio fatti con l'acqua del rubinetto nei ristoranti, bar e teatri, delle bevande alla frutta fatte con concentrato congelato unito ad acqua del rubinetto, the ghiacciato o caffè freddo fatto con l'acqua del rubinetto.

Le bevande sicure per i trapiantati sono quelle che si trovano comunemente in commercio, le bevande gassate imbottigliate, le birre non fatte in casa, le confezioni commerciali di bevande non gassate che contengono succo di frutta, succhi di frutta che non richiedono la conservazione in frigo fino alla loro apertura (per esempio quelli che sono immagazzinati non refrigerati negli scaffali dei negozi), scatole o bottiglie di soda, selzer o bevande alla frutta, the o caffè bollito, i succhi classificati come pastorizzati, e i concentrati di succo di frutta congelati ricostituiti con acqua pura.
Il latte fresco pastorizzato può essere bevuto senza bollitura, ma è importante controllarne attentamente la data di scadenza e, una volta aperto, deve essere consumato in giornata.

E’ importante prestare attenzione alle normali abitudini per la sicurezza alimentare che sono appropriate per tutte le persone, coloro che preparano i pasti dovrebbero essere educate alle norme igieniche suppletive per i trapiantati.

Norme di sicurezza alimentare per tutte le persone:

Pollame crudo, carne, pesce, frutti di mare dovrebbero essere maneggiati su superfici separate, (es. taglieri o banconi) rispetto a tutti gli altri tipi di alimenti. L'alimento in preparazione dovrebbe sempre essere tagliato su superfici separate, (una per il pollame e le altre carni, una per i vegetali e il rimanente cibo) o i piani dovrebbero essere lavati con acqua calda e sapone tra il taglio di alimenti diversi; le carni crude non devono venire a contatto con gli altri alimenti.

Dopo la preparazione del pollame crudo, della carne, del pesce e dei frutti di mare e prima di preparare altri alimenti, coloro che maneggiano i cibi devono lavarsi accuratamente le mani in acqua calda e sapone.

Ogni superficie da taglio, banco, coltello od altro utensile usato deve essere lavato accuratamente in acqua calda e sapone; chi prepara gli alimenti dovrebbe avere scaffali, banconi, surgelatori, congelatori, utensili, spugne, asciugamani ed altri utensili da cucina puliti.

Coloro che preparano i cibi devono:
lavarsi le mani prima e dopo aver maneggiato il tutto;
• usare utensili e piani di lavoro dei cibi puliti;
• dividere il tutto in piccole unità e conservare in contenitori leggeri per un raffreddamento veloce;
• cuocere il cibo refrigerato in due ore;
• riscaldare gli alimenti o finire di cuocere gli alimenti semicotti prima di servirli.;
• portare a bollitura le minestre, le salse e i sughi prima di servirli;
• seguire le linee guida pubblicate per lo stoccaggio dei cibi freddi.

Pratiche aggiuntive per la sicurezza alimentare dei trapiantati:
Lavare accuratamente frutta e verdura prima di mangiarla; nel primo periodo post dimissione si consiglia di assumere solo frutta e verdura cruda che si possa sbucciare.
I trapiantati non devono mangiare qualsiasi tipo di carne cruda e/o poco cotta, uova crude o poco cotte o alimenti che possono contenerle, (es. alcuni preparati di salsa olandese, e altre insalate con maionese casalinga o bevande casalinghe con uova) per il rischio di infezione da Salmonella.
Non ci sono dati rilevanti sul fatto che mangiare ai fast-food è più rischioso che mangiare nei ristoranti convenzionali. Generalmente, i candidati al trapianto che sono in terapia di condizionamento e i trapiantati in aplasia (G.B.1000/ml3 ), o con GVHD o immunodepressi dovrebbero evitare di esporsi a lieviti e muffe, per questo si sconsiglia di preparare o essere presenti durante la preparazione di pane, pizza e qualsiasi altro preparato che li contiene
Di seguito allego una tabella riportante i cibi decisamente sconsigliati nel periodo post dimissione e le eventuali sostituzioni consigliate

Cibi ad alto rischio:

Uova crude o poco cotte e cibi che le contengono
Prodotti di latteria non pastorizzati (es. latte, formaggio, crema, burro, yogurt)
Spremute di frutta fresca, succhi e/o centrifugati di verdura
Formaggi non pastorizzati o che contengono muffe (es.gorgonzola)
Pollame crudo o poco cotto, carni pesce e frutti di mare poco cotti
Germogli vegetali (es. erba medica, baccelli e altri germogli )
Tofu (formaggio cinese) crudo o poco cotto
Miele crudo o non pastorizzato
Hot dogs e carni trattate
Prodotti derivati dal frumento, crudi o poco cotti
Tutti i cibi cucinati da troppo tempo
Birra non pastorizzata (per es. birra fatta in casa o le birre pastorizzate dopo fermentazione)
Lieviti crudi o poco cotti
Noci e nocciole fresche e non tostate

Devono essere evitati, i trapiantati devono evitare ogni contatto con lieviti crudi ( per es. non devono preparare in prima persona pane o pizze )

Sesso sicuro:
I trapiantati che hanno una vita sessuale attiva devono evitare le pratiche che possono portare al contatto orale con feci.
E’ fortemente consigliato l’uso del profilattico durante i rapporti sessuali come misura preventiva per ridurre il rischio di esposizione al CMV, HSV, HIV, epatite B e C e altri patogeni sessualmente trasmessi.
Ulteriori ed interessanti informazioni possono essere ottenute scaricando il libretto “Sessualità e Cancro”, scritto dall’AIMaC al seguente indirizzo Web:

http://www.aimac.it/informazioni/libret ... hp?id=7097

Precauzioni aggiuntive:

Prima dell’acquisto controllare sempre le date di scadenza di tutti alimenti, in particolare del latte fresco

Evitare prodotti freschi di pasticceria ed il gelato artigianale preferendo prodotti industriali che, a scapito del gusto, danno maggiori garanzie in termini di igiene perché prodotti in ambiente protetto e/o pastorizzati.

Evitare l’assunzione di bevande alcoliche e/o superalcoliche.
Nel dubbio “rinuncia” e chiedi informazioni all’equipe del Tuo centro.

Capitolo Yogurt

La discussione sulla possibilità di assumere o meno lo yogurt divide la “Comunità Europea Trapianti” esattamente in due parti, i pro ed i contro.

Non ci sono certezze in merito, l’unica cosa evidente è che attualmente non esistono studi che dimostrino un rischio infettivo nelle persone che assumono yogurt; saranno comunque i medici del centro trapianti di riferimento a dare indicazioni in merito

Nota molto importante:

Nei trapianti da donatore è assolutamente proibito il pompelmo (frutti,
succhi, spremute) perché altera l’assorbimento di molti farmaci alcuni dei quali
(immunosoppressori) essenziali per la riuscita del trapianto.



Medicinali Omeopatici o Naturali:

E’ fortemente consigliato consultare medici che si occupano di trapianti di cellule staminali prima di assumere qualunque medicinale Omeopatico e/o Naturale per essere certi che non interferisca con altri medicinali assunti.

Questa periodo di attenzione dovrebbe essere seguito per tre mesi dopo trapianto autologo di cellule staminali; mentre per coloro che si sono sottoposti a trapianto allogenico queste accortezze dovranno essere seguite fino al termine della somministrazione di immunosoppressori (ciclosporina, steroidi e tracrolimus). Comunque sono i medici del centro trapianti di riferimento che hanno, la responsabilità di dire quando le accortezze alimentari possono essere ridotte o sospese in tutta sicurezza.

SICUREZZA DEI VIAGGI

I viaggi nei paesi in via di sviluppo possono porre rischi sostanziali di esposizione a patogeni opportunisti nei trapiantati, in particolar modo negli allogenici cronicamente immunosoppressi. I trapiantati non devono progettare viaggi nei paesi in via di sviluppo senza consultare il proprio medico, e il viaggio non deve essere progettato fino al termine del periodo di immunosoppressione, generalmente nei trapianti allogenici per 6-12 mesi dopo il trapianto, in particolar modo se è sopravvenuta la GVHD. Per gli autotrapianti, se il medico è d'accordo, dopo 3-6 mesi dal trapianto.
I trapiantati devono essere informati sulle strategie da mettere in atto per minimizzare il rischio di contrarre infezioni dai cibi o dall'acqua nei loro viaggi. Devono avere aggiornamenti e informazioni sanitarie dettagliate specifiche per i viaggiatori internazionali dalle organizzazioni sanitarie.
Nei loro viaggi nei paesi in via di sviluppo, i trapiantati devono evitare di consumare le seguenti cose:
• frutta e verdura cruda,
• acqua del rubinetto o ogni altra acqua non trattata o contaminata,
• ghiaccio ottenuto con acqua del rubinetto o qualunque altra acqua potenzialmente contaminata,
• latte non pastorizzato o ogni altro prodotto caseario non pastorizzato,
• succhi di frutta fatti con la frutta fresca,
• cibo e bevande acquistate da venditori di strada, e
• uova crude o poco cotte.

Cibi caldi cotti a vapore, frutti sbucciati personalmente, bevande trattate e in bottiglia e lattina e caffè o the caldo sono probabilmente sicure.
I viaggiatori devono progettare il trattamento personale dell'acqua da bere se viaggiano in paesi in via di sviluppo. Se non è possibile avere acqua imbottigliata, bollirla è il miglior metodo per renderla sicura. Comunque se non è possibile bollire l'acqua, il viaggiatore deve portarsi una scorta di disinfettante per l'acqua (esistono in commercio tavolette di disinfettante allo iodio o filtri potabili per l'acqua).
Una profilassi antimicrobica per la diarrea nei viaggiatori non è raccomandata routinariamente nei trapiantati che viaggino in paesi in via di sviluppo perchè la diarrea del viaggiatore non è più frequente o più severa nei viaggiatori immunocompromessi. I medici trapiantologi decideranno il tipo di prevenzione da mettere in atto. Lo stato immunitario dei trapiantati deve essere valutato e le loro vaccinazioni aggiornate per quanto vi sia bisogno prima di intraprendere un viaggio.

VACCINAZIONE DEI TRAPIANTATI

I titolo anticorpale delle malattie vaccino-prevenibili (per es. tetano, polio, morbillo, parotite, rosolia e organismi capsulati) diminuisce nei 4 anni dopo trapianto allogenico o autologo se il trapiantato non è rivaccinato. La rilevanza clinica della diminuzione degli anticorpi delle malattie vaccino-prevenibili nei trapiantati non è immediatamente evidente perchè un limitato numero di casi di malattie vaccino-prevenibili sono riportate nei trapiantati americani. Le malattie vaccino-prevenibili pongono dei rischi nella popolazione degli Stati Uniti. Per di più esistono evidenze che certe malattie vaccino-prevenibili (per es. gli organismi capsulati) possono porre rischi aumentati per i trapiantati; perciò questi devono
essere routinariamente rivaccinati dopo il trapianto così che possano avere le stesse difese contro le malattie vaccino-prevenibili come gli altri.
La vaccinazione dei familiari, dei contatti domestici e degli operatori dei centri trapianto sono anche raccomandati per minimizzare l'esposizione alle malattie vaccino-preventivabili nei trapiantati.

Riattivazione motoria

Le persone che tornano a casa dopo una procedura di Trapianto di
Cellule Staminali, anche di breve durata, possono manifestare sintomi
di affaticamento per sforzi precedentemente considerati lievi.
Circa tre quarti dei pazienti trattati soffrono della difficoltà di svolgere le normali attività della vita quotidiana e di concentrarsi in quelle sedentarie.
A questo si accompagnano spesso disturbi del riposo per cui ci si sente stanchi, ma allo stesso tempo non si riesce a riposare in modo soddisfacente.

E’ bene riferire questo fenomeno alle visite di controllo, tuttavia, è stato riscontrato che sottoporsi giornalmente ad un lieve esercizio fisico. porta a numerosi benefici sia fisiologici che psicologici, compresi miglioramenti a livello dell’attività cardiovascolare, della funzione polmonare, dell’ansia, della depressione, dell’autostima e soprattutto dell’affaticamento.
L’esercizio aerobico (definito come contrazione e rilassamento ritmico dei grossi gruppi muscolari per un periodo di tempo prolungato) è attualmente l’indirizzo più seguito. Esempi di esercizio aerobico sono: il camminare e andare in bicicletta lentamente e in piano La persona che intende svolgere queste attività dovrebbe fare riferimento a tempi di esercizio progressivi più che alle distanze coperte. E’ importante non arrivare all’affaticamento, quindi si tratterà dapprima di camminare, o pedalare, in assoluto relax per 5 minuti tutti i giorni. In seguito, i tempi potranno aumentare, ma non la velocità. Inoltre, se un giorno ci si sentisse più stanchi, si potrà rallentare o fermarsi all’interno del medesimo periodo, senza tener conto della distanza coperta.
Vengono sempre raccomandate attività prive di carico, quindi si sconsiglia di effettuare esercizi di ginnastica statica con i pesi, ed è sconsigliabile sottoporsi a sedute di massaggio sportivo o vigoroso.

Esigenze o problematiche diverse riguardanti la ripresa della normale attività fisica devono essere sempre esposte ai medici del Centro di Riferimento che valuteranno la necessità di una visita specialistica

Uso di Disinfettanti:

Non esistono Evidenze Scientifiche che dimostrano un reale beneficio derivante dall’uso di disinfettanti durante il lavaggio della biancheria e/o delle stoviglie, gli unici consigli che si trovano in letteratura suggeriscono di usare una temperatura più alta (60°) per lavare la biancheria in lavatrice e se possibile l’uso della lavastoviglie.

Comunque se l’uso di disinfettanti può favorire uno stato di maggiore tranquillità personale e familiare si possono usare tranquillamente.

E’ molto importante riferire prontamente ai medici del Centro di Riferimento la comparsa di:

• Febbre elevata
• Tosse o affanno
• Dolori, fastidi intestinali, la variazione della frequenza delle evacuazioni e/o delle caratteristiche
delle feci
• Aumento della frequenza, dolore e/o bruciore durante l’eliminazione urinaria
• Arrossamenti, con o senza prurito, ai palmi delle mani o in altre parti del corpo
• Comparsa di petecchie o ematomi
• Qualsiasi altra sintomatologia e/o alterazione del normale status

La durata del periodo di ”attenzione” così come la possibilità di riprendere il lavoro o la frequenza scolastica deve essere discussa con il medico del Centro Trapianti durante i controlli ambulatoriali.

In caso di ricovero in ospedale diverso da questo Centro Trapianti, informare l’equipe curante del trattamento effettuato (trapianto), delle terapie in atto, della eventuale presenza di accesso venoso (cvc, porth..) e della possibilità di utilizzarlo seguendo le corrette procedure di lavaggio e medicazione

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