LINFOMA NON-HODGKIN: PIXANTRONE AUMENTA LE REMISSIONI COMPLE

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dina
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LINFOMA NON-HODGKIN: PIXANTRONE AUMENTA LE REMISSIONI COMPLE

#1 Messaggio da dina »

sapete qualcosa ? sembra interessante, lo condivido con voi...

02/06/2009
Pixantrone aumenta significativamente le remissioni complete, i tassi complessivi di risposta, la frequenza delle remissioni durature e la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin aggressivo recidivato e refrattario.La prima ricerca randomizzata mirata a dimostrate il superiore beneficio clinico nel NHL aggressivo recidivato/refrattario

Risultati dell’analisi "intent to treat" secondo il piano di analisi statistica concordato con l'ente statunitense FDA

• Aumento significativo dei tassi di remissione completa, 20% rispetto a 5,7%; p = 0,021.
• Aumento significativo del tasso di risposta complessiva, 37,1% rispetto a 14,3%; p = 0,003.
• Aumento percentuale significativo di tutti i pazienti le cui risposte sono durate almeno o più di quattro mesi, 25,7% rispetto a 8,6%; p = 0,012.
• Aumento significativo della sopravvivenza libera da progressione, 4,7 mesi rispetto a 2,6 mesi; p = 0,007.
• Tendenza positiva della sopravvivenza complessiva anche se i dati non sono completamente maturi, con media di 8,1 mesi rispetto a 6,9 mesi; p = 0,544.

Cell Therapeutics, Inc. (CTI) (NASDAQ e MTA: CTIC) ha annunciato oggi, all'incontro annuale 2009 della American Society for Clinical Oncology (“ASCO”), che, per la prima volta dopo il rilascio dei dati top-line, i risultati completi dello studio pilota di fase III EXTEND (PIX 301) di pixantrone (lo “studio PIX 301 EXTEND”) impiegato nel trattamento del linfoma non-Hodgkin (“NHL”) aggressivo recidivato o refrattario, sono stati presentati dallo sperimentatore principale dello studio PIX 301 EXTEND, la Dr.ssa Ruth Pettengell del St. George’s Hospital, University of London.

“I farmaci associati all'antraciclina possono essere efficaci agenti di salvataggio nel trattamento del NHL aggressivo, ma il loro uso è limitato dall'aumento significativo del rischio di insufficienza cardiaca associato ad elevate dosi cumulate”, ha dichiarato la Dott.ssa Pettengell. “Questi risultati costituiscono una svolta fondamentale, visto che pixantrone può ampliare la nostra capacità di usare un farmaco molto attivo, simile alle antracicline, in tali pazienti, al punto da meritare di essere esaminato in pazienti mai esposti alle antracicline quale alternativa potenziale ai farmaci antraciclinici standard disponibili al momento”.

Lo studio clinico PIX 301 EXTEND (Expanding the reach of anthracyclines with piXanTronE in relapsed or refractory aggressive Nhl Disease o Espansione della portata della antracicline con pixantrone nel trattamento del NHL aggressivo recidivato o refrattario) era una sperimentazione di fase III monoagente di pixantrone, condotta in pazienti affetti da NHL aggressivo recidivato o refrattario, che avevano ricevuto in precedenza due o più terapie e si erano dimostrati sensibili al trattamento con antracicline. Allo studio avevano partecipato 140 pazienti, i quali erano stati randomizzati per ricevere pixantrone o un altro farmaco monoagente, selezionato dal medico e correntemente usato per il trattamento di questa popolazione di pazienti.

Nello studio PIX 301 EXTEND, il 57% dei pazienti randomizzati era refrattario ai trattamenti precedenti ed il 50% non aveva risposto a tre trattamenti chemioterapici pregressi. Più del 70% dei pazienti di entrambi i gruppi era considerato presentare un rischio da medio ad elevato secondo l'indice prognostico internazionale IPI (≥2). La dose mediana precedente equivalente di doxorubicina era pari a circa 300 mg/m2, la dose associata a sei cicli di chemioterapia CHOP (ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone) che rappresenta la cura standard adottata quale terapia di prima linea contro questa affezione. Il 53% dei pazienti a cui è stato somministrato pixantrone ha ricevuto quattro o più cicli di terapia, rispetto ad una mediana di tre cicli nel gruppo di confronto. La dose mediana equivalente di doxorubicina alla conclusione della terapia è stata pari a 513 mg/m2 (gamma da 115 mg/m2 a 1003 mg/m2).

I dati generati da ripetute valutazioni della frazione di eiezione ventricolare sinistra (“LVEF”) tramite scansioni MUGA (Multi Gated Acquisition Scan) hanno dimostrato come non si sia verificato il declino uniforme associato alla dose di doxorubicina, con valori mediani LVEF di 58% al basale e del 59% alla fine del trattamento. Il trattamento a base di pixantrone ha evidenziato risultati uniformi sia a seguito delle analisi primarie che di quelle dei sottogruppi, producendo superiori benefici clinici rispetto al trattamento chemioterapico assunto quale standard curativo. “Siamo compiaciuti che lo studio clinico PIX 301 EXTEND di pixantrone abbia dimostrato benefici clinici di lunga durata in questo gruppo di pazienti recidivati/refrattari, affetti da NHL aggressivo e pesantemente pretrattati, e non vediamo l'ora di completarne la domanda di autorizzazione al commercio (NDA o New Drug Application) alla fine del mese”, ha confermato James A. Bianco, Chief Executive Officer di Cell Therapeutics.

“Considerando l'assenza di terapie approvate per il gruppo resistente di pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin aggressivo, riteniamo che pixantrone possa costituire una valida terapia in risposta a questa esigenza medica insoddisfatta”. Gli eventi avversi gravi di grado 3 e 4 più comunemente osservati nel gruppo trattato con pixantrone rientrano nella categoria "neutropenia" nel 41,2% dei pazienti, rispetto al 19,4% nel braccio di confronto. Tuttavia, l'incidenza di neutropenia febbrile di grado 3 e 4 è stata pari solo al 7,4% rispetto al 3,0% nel gruppo di confronto. Le infezioni di grado 3 e 4 hanno evidenziato simile incidenza in entrambi i gruppi dello studio (18% vs. 13%). Nonostante le affezioni cardiache di grado 3 e 4 siano state simili in entrambi i gruppi dello studio (1,5% vs. 1,5%), si è verificata un’incidenza di affezioni cardiache gravi leggermente superiore nei pazienti trattati con pixantrone rispetto ai pazienti di controllo (8,8% vs. 4,5%). Gli eventi avversi considerati affezioni cardiache includono arresto cardiaco, danno cardiaco congestizio, infarto del miocardio, cianosi, effusione pericardica e tachicardia.


Il poster ASCO è disponibile presso http://www.celltherapeutics.com/investor_updates. Nell'aprile di quest'anno, CTI ha avviato una richiesta per l'autorizzazione al commercio di un nuovo farmaco (NDA) presentata in più fasi presso l'ente statunitense Food and Drug Administration (FDA) ai fini dell'autorizzazione di pixantrone per il trattamento del linfoma non-Hodgkin (NHL) aggressivo recidivato o refrattario. CTI prevede di completare la richiesta questo mese e richiederà una revisione prioritaria che, se concessa, dovrebbe condurre alla decisione dell'ente FDA in merito all’approvazione nel corso del quarto trimestre del 2009. Pixantrone è attualmente disponibile in Europa attraverso un programma a carattere nominativo.

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